Apple, cinque editori e il presunto "cartello" degli
e-book nel mirino di Bruxelles: la Commissione europea ha aperto
un'indagine formale per valutare se il colosso hitech e
Hachette Livre, Harper Collins, Simon & Schuster, Penguin e
Verlagsgruppe Georg von Holzbrinck abbiano stipulato accordi o
ingaggiato altre pratiche illecite che hanno limitato le vendite
e-book sul mercato europeo. L'Ue indagherà anche sugli
accordi, anche questi ipoteticamente anti-concorrenziali, tra i
cinque editori e i venditori di e-book in Ue.
Uno studio di PricewaterhouseCoopers a gennaio aveva concluso che
le vendite europee di e-book languono in parte per la limitata
disponibilità di titoli non in inglese e per gli accordi sui
prezzi tra gli editori e i rivenditori in 13 Paesi. Il commissario
Ue alla concorrenza Joaquin Almunia ha dichiarato lo scorso mese di
voler combattere “le restrizioni artificiali imposte da alcune
aziende al commercio transfrontaliero” e che stava esaminando il
modo in cui gli e-book vengono distribuiti in Europa.
Ora l'apertura dell’indagine formale servirà a valutare
“se questi editori e Apple abbiano stretto accordi illegali o
avuto comportamenti illeciti che hanno prodotto come effetto una
limitazione della libera concorrenza”, fa sapere Bruxelles.
Anche per Mario Lombardo, senior research analyst di Idc, il prezzo
e la mancanza di contenuti per i Paesi non anglofoni, insieme alla
pirateria, hanno finora limitato la diffusione degli e-book in
Europa. In parte a causa dell’Iva, molti e-book costano come, se
non di più, dei libri di carta.
Va sottolineato che le aziende sotto inchiesta per questo presunto
“cartello” sono editori di grosso calibro: Hachette Livre fa
parte del gruppo Lagardère Publishing (Francia), Harper Collins
dell’americana News Corp, Simon & Schuster dell’americana Cbs,
la Penguin del britannico Pearson Group, mentre Verlagsgruppe Georg
von Holzbrinck è controllata dalla tedesca Macmillan.
Una nota ufficiale di Bruxelles spiega: "L'apertura della
procedura significa che la Commissione affronterà il caso come
priorità. Non pregiudica il risultato
dell'investigazione". L'inchiesta riguarda i paesi
dell'Unione europea e dell'area euro e fa seguito alle
ispezioni a sorpresa effettuate dai servizi di Bruxelles in molte
sedi di case editrici di e-book a partire dallo scorso marzo.