Dopo Cubovision, Telecom Italia lancia Cubomusica, la nuova
piattaforma per la musica digitale. Dedicata a tutti i clienti
broadband del gruppo, propone un'offerta "legale e
concorrenziale di contenuti digitali" con il duplice obiettivo
di arricchire l’offerta di contenuti digitali fruibili attraverso
l’Adsl e dare impulso a un mercato che nel 2010 ha prodotto in
Italia un fatturato di circa 23 milioni di euro, registrando 12
milioni di download legali con un incremento del 10% rispetto al
2009.
Cubomusica consente di avere accesso a una library che accoglie la
quasi totalità del mercato discografico italiano. Grazie ad
accordi diretti con Sony Music Entertainment Italy, Universal Music
Italia, EMI Music Italia, Warner Music Italia, Sugar Music,
Carosello Records, PMI (Produttori Musicali Indipendenti) Kiver e
Made in etaly, una vastissima scelta di brani musicali sarà
disponibile già a partire da domani (all’indirizzo
www.cubomusica.it), dove sarà possibile ascoltare anche le novità
discografiche contemporaneamente alla loro uscita sul mercato. Da
giugno sarà possibile anche il download per i clienti a banda
larga di Telecom Italia.
"Abbiamo definito un modello di fruizione fortemente
innovativo, per godere della musica digitale in modo totalmente
legale. Ci aspettiamo molto da questa iniziativa, crediamo che
avrà un grande successo", ha dichiarato l'amministratore
delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè.
Nella pratica, un sistema di riconoscimento automatico online
consentirà ai clienti Telecom di accedere al servizio Cubomusica
dal pc: si potranno scegliere direttamente i brani musicali
preferiti e ascoltarli "con elevati standard qualitativi,
senza limiti di tempo". Sarà inoltre possibile creare
playlist. Dopo i primi quattro mesi gratuiti, l'offerta in
streaming si arricchirà consentendo di scegliere, a partire da
1,49 euro al mese (per nove mesi, poi a regime a 3 euro al mese),
tra differenti proposte modulate in base alle diverse esigenze di
ascolto: dall'abbonamento base con streaming illimitato fino ai
pacchetti che includono anche nel prezzo una quantità di brani da
scaricare. Il download dei brani sarà basato sul meccanismo DRM
free, consentendo così il loro trasferimento dal pc su qualsiasi
altro 'device' (lettori Mp3, telefonini, smartphone,
etc.).
Grande soddisfazione da parte delle etichette discografiche
coinvolte. "Per noi, per il mercato italiano della musica – ha
commentato Andrea Rosi (Sony Italy) – è un giorno fondamentale.
Oggi la musica è in mano al furto, viene rubata regolarmente.
Questa iniziativa è un segnale importante, consente di accedere a
contenuti fruibili a prezzi assolutamente accessibili e
competitivi. È un prodotto eccezionale, completamente
italiano". Alessandro Massara (Universal Italia) ha
sottolineato che l'Italia era un fanalino di coda
nell'offerta di servizi digitali: "Telecom ha avuto il
coraggio di lanciare questo servizio". Marco Alboni (Emi
Italia): "Finalmente protagonisti e player del mercato
uniscono le forze per una proposta così interessante e valida.
L'accordo tra le etichette e Telecom è di rilievo
assoluto". Filippo Sugar (Sugar) ha rilevato: "Abbiamo
veramente la possibilità di svoltare, di offrire la musica a un
prezzo davvero ragionevole". Per Massimo Giuliano (Warner
Italia) oggi è una "giornata fondamentale: questo è il
miglior tentativo che tutti noi auspicavamo per legalizzare in
qualche modo la musica digitale". Commento positivo anche di
Enzo Mazza, presidente Fimi-Confindustria: “Un passo importante
per il consolidamento dell’offerta di musica digitale in Italia,
che conferma anche la comunione di interessi tra telco e case
discografiche per costruire una concreta risposta alla pirateria
online”.
L'iniziativa, ha spiegato Bernabè, va inoltre ad arricchire la
multipiattaforma Cubovision, l'offerta di Telecom di contenuti
digitali via broadband. Prossimamente, infatti, Cubomusica
approderà anche sul televisore grazie a un'area dedicata,
raggiungibile attraverso il menù del dispositivo Cubovision e
delle connected tv. La discussione è aperta anche per un possibile
futuro sviluppo del servizio sui telefoni cellulari.
Non esclusi infine, in prospettiva, anche accordi con gli operatori
televisivi, per estendere il servizio all'area dei video. Per
ora, comunque, non c'è nulla sul tavolo. "Noi siamo
disponibili ad accordi con broadcaster. La nostra piattaforma è
aperta, lavoriamo, sperimentiamo. Per fare un accordo, però,
bisogna essere in due e soprattutto essere consenzienti", ha
dichiarato Bernabè.