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Facebook e Instagram a pagamento in Europa per chi non vuole la pubblicità

Due i pacchetti: 9,99 euro al mese per la versione desktop e 12,99 euro da smartphone. Novità anche in casa X-Twitter: tre abbonamenti da 3, 8 e 16 dollari al mese

Pubblicato il 30 Ott 2023

FACEBOOK INSTAGRAM

Meta, in Europa si apre la stagione premium. La holding di Zuckerberg offrirà agli utenti ila possibilità di pagare un abbonamento mensile per utilizzare Facebook e Instagram senza pubblicità. In alternativa, si potrà continuare a utilizzare questi servizi gratuitamente, visualizzando inserzioni pertinenti per loro. 

Meta: “Dati sempre al sicuro”

“Crediamo fermamente in una internet gratuita supportata dagli annunci e continueremo a offrire l’accesso gratuito ai nostri prodotti e servizi indipendentemente dalle diverse disponibilità economiche – si legge in una nota – Ci impegniamo a mantenere le informazioni delle persone private e sicure, ai sensi delle nostre normative e del Regolamento Ue sulla protezione dei dati”.

“Per ottemperare alle normative Europee in continua evoluzione – aggiunge la piattaforma – stiamo introducendo la possibilità di sottoscrivere un abbonamento in Ue, See e in Svizzera. A novembre, offriremo alle persone che utilizzano Facebook o Instagram che risiedono in queste regioni la possibilità di continuare a utilizzare questi servizi personalizzati gratuitamente con la pubblicità, oppure di sottoscrivere un abbonamento per non visualizzare più le inserzioni. Le informazioni delle persone che decideranno di sottoscrivere l’abbonamento non saranno utilizzate per gli annunci pubblicitari”.

I piani di abbonamento

“A seconda che si scelga di attivare l’abbonamento sul web o da mobile – spiega Meta – il costo sarà rispettivamente di 9,99 euro al mese sul web o di 12,99 euro al mese su iOS e Android. Indipendentemente da dove si effettui l’acquisto, l’abbonamento sarà valido per tutti gli account Facebook e Instagram collegati al Centro gestione account dell’utente. Fino all’1 marzo 2024, l’abbonamento iniziale sarà valido per tutti gli account collegati al Centro gestione account dell’utente. Dall’1 marzo 2024 in poi, per ogni ulteriore account inserito nel Centro gestione account dell’utente, si applicherà un costo aggiuntivo di 6 mese al mese per gli abbonamenti sottoscritti sul web, e di 8 mese al mese per quelli attivati su iOS e Android”.

La posizione dell’Ue

Nessun divieto a Meta sugli abbonamento, a patto che rispetti le regole. “Anche se non esiste una norma in Europa che vieti alle aziende di monetizzare i propri servizi attraverso la pubblicità, questo deve avvenire nel pieno rispetto delle norme vigenti sulla pubblicità personalizzata e sul tracciamento degli utenti”, ha spiegato il portavoce della Commissione europea, Tim McPhie.

“Qualsiasi azienda che voglia fornire servizi nel mercato interno europeo è libera di farlo, purché rispetti i valori e le regole europee, tra cui la protezione dei dati personali, garantendo mercati equi e aperti e un livello elevato della tutela dei consumatori”, ha ribadito il portavoce, precisando che la scelta della società di Mark Zuckerberg è “aziendale” e che la valutazione della sua conformità alle linee sancite nel Regolamento generale Ue sulla protezione dei dati (Gdpr) è responsabilità del garante della privacy irlandese.

X lancia tre nuovi abbonamenti

Monetizzare e ridurre l’esposizione con le banche: sono le ragioni che si nascondono dietro il lancio dei tre nuovi abbonamenti ad X, ex Twitter. Ad un anno dall’arrivo di Elon Musk, il social network propone ora infatti la scelta (per ora non obbligatoria) fra i piani a pagamento Basic, Premium (prima chiamato Blue) e Premium+, rispettivamente a 3, 8 e 16 dollari al mese.

Tre opzioni differenti

In particolare, chi si abbona a Premium+ beneficerà di una maggiore visualizzazione dei post (più possibilità di essere letti e generare reazioni) e non vedrà più la pubblicità. Per quanto riguarda l’opzione più economica, Basic, include strumenti di editing di base (possibilità di correggere un messaggio o pubblicare video più lunghi) e l’autenticazione a due fattori, ma non l’accesso agli strumenti per i creatori che permettono forme di remunerazione, né la famosa spunta blu.

Il caso delle “spunte blu”

Questa si ottiene invece a partire dall’abbonamento Premium che nei mesi scorsi era stato lanciato in maniera un po’ caotica con il nome Blue. Doveva servire a far incassare soldi alla piattaforma e ridurre la presenza di bot, i profili fasulli, ma ha finito per agevolare la disinformazione poiché ad avere la certificazione ora può essere chiunque, basta che paghi. In passato la spunta blu, invece, era gratis e assegnata dal social ai profili certificati. Per questa confusione, diversi inserzionisti pubblicitari non hanno più investito in X e il valore della società si è più che dimezzato, passando dai 44 miliardi di dollari di ottobre 2022, quando Musk l’ha acquistata, a 20 miliardi di dollari.

Futuro a pagamento per tutti?

In futuro il social, che resta comunque gratis per chi non vuole sottoscrivere gli abbonamenti, potrebbe diventare a pagamento per tutti: in Nuova Zelanda e nelle Filippine è infatti in atto un test per cui i nuovi utenti devono pagare un dollaro ogni anno per poter postare messaggi. X nei giorni scorsi ha iniziato anche a sperimentare uno strumento per effettuare chiamate audio e video direttamente dalla piattaforma.

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