La notizia arriva oggi ma si riferisce a quanto accaduto nel corso del 2012: Facebook ha innavvertitamente esposto 6 milioni di dati dei suoi utenti (numeri di telefono, indirizzi email) ad altri utenti non autorizzati. Lo ha rivelato la stessa società del più grande social network mondiale, e la notizia è rimbalzata su tutti i media americani e mondiali.
Facebook ha attribuito la fuga di dati a un problema tecnico avvenuto nel suo gigantesco archivio di informazioni con i dati di contatto raccolti dai suoi 1,1 miliardi di utenti globali. Come risultato del problema tecnico, gli utenti di Facebook che effettuavano il download dei contact data della loro lista di amici ottenevano informazioni aggiuntive cui non avrebbero avuto dovere accesso.
Il personale IT di Facebook che si occupa di security ha ricevuto notifica del problema la scorsa settimana e lo ha risolto nel giro di 24 ore, ma le spiegazioni ufficiali della società di Zuckerberg hanno cominciato ad arrivare solo da venerdì. Questo è avvenuto perché, ha spiegato Facebook, in casi di fuga di dati vanno avvisati prima il regolatore e gli utenti interessati, e poi dato il comunicato stampa.
L’azienda ha anche rassicurato sul fatto che l’errore tecnico nel sistema e la diffusione dei dati personali non sono stati sfruttati per scopi illegali e fraudolenti e che nessun utente ha presentato reclamo. “SI è trattato di un episodio isolato che ha toccato una minima porzione dei nostri utenti, anche se ci imbarazza ugualmente”, ha dichiarato Facebook. “Ci assicureremo che un errore del genere non si ripeta più”.