La privacy – o meglio la sua tutela – inizia a dare problemi a
Mark Zuckerberg. A dirlo un sondaggio di Sophos che ha censito 1588
utenti di Facebook, il 16% dei quali ha già abbandonato il social
network a causa della discutibile modalità di gestione dei dati
personali. Inoltre, davanti all’eventualità di abbandonare
Facebook a causa delle polemiche sulla privacy, circa due terzi
degli utenti intervistati hanno dichiarato di aver già considerato
questa ipotesi.
Nel dettaglio alla domanda “pensate di abbandonare Facebook a
causa delle polemiche sulla privacy?”, il 30% ha risposto che è
probabile, un ulteriore 30% che è molto probabile, il 16% che ha
già abbandonato il sito mentre un 12% ha risposto di no.
Le polemiche che hanno investito Facebook negli ultimi tempi
rischiano così di causare non solo un grave danno d’immagine al
social network ma anche un crollo nel numero dei membri: per il 31
marzo è stato addirittura istituito il “Quit Facebook Day”,
iniziativa che si propone di diffondere una maggiore consapevolezza
su questo tema attraverso una cancellazione di massa degli utenti
da Facebook. A far discutere è soprattutto la scarsa trasparenza
delle impostazioni sulla privacy, e in particolare l’approccio
opt-out, che implica una sorta di silenzio-assenso al trattamento
dei dati personali: in sostanza, in assenza di una esplicita presa
di posizione da parte dell’utente, Facebook utilizza liberamente
tali informazioni, sia all’interno del social network che in
condivisione con altri siti web.
Secondo alcune indiscrezioni, Zuckerberg e soci sarebbero in
procinto di annunciare nuovi cambiamenti nelle impostazioni sulla
privacy per arginare l’eventuale emorragia di utenti: resta però
da chiarire se tale aggiornamento sarà sufficiente a placare le
polemiche.
"I risultati del sondaggio esprimono una bocciatura senza
appello per Facebook, che troppo poco ha fatto in questi anni per
creare un’efficace rete di protezione a tutela delle informazioni
personali dei propri membri spiega Graham Cluley, senior technology
consultant di Sophos . Molti utenti incontrano ancora serie
difficoltà nell’impostare le opzioni sulla privacy: è
assolutamente necessario ridefinire l’intero sistema dalle sue
basi, a partire dall’ormai improrogabile abolizione del
silenzio-assenso al trattamento dei dati personali”.
"Un esodo di massa da Facebook è alquanto improbabile in
realtà, ma quanto sta accadendo dimostra chiaramente che gli
utenti sono sempre più sensibili ai temi della privacy e della
condivisione delle informazioni – conclude Culey -. Oltre il 75%
del campione si dichiara pronto ad abbandonare il social network:
più che una critica, è una esplicita richiesta rivolta a
Zuckerberg e soci affinchè le modalità di gestione dei dati
sensibili diventino finalmente chiare e trasparenti. Gli utenti
hanno il diritto di sapere con esattezza chi avrà accesso a
qualsiasi immagine, parola o dato essi decideranno di pubblicare
sul proprio profilo”.