Guerra alle fake news, l’Europa chiede di più a Google, Twitter e Facebook. I tre operatori hanno fatto registrare passi avanti, ad aprile, nella lotta alla disinformazione, in vista del voto delle Europee, “ma servono passi ulteriori”, dice la Commissione Ue in una dichiarazione congiunta del vicepresidente Andrus Ansip, e dei commissari Ue alla Giustizia Vera Jurova, alla Sicurezza Julian King, e al Digitale Mariya Gabriel.
“Riconosciamo i progressi raggiunti nello sforzo di aumentare la trasparenza e proteggere l’integrità delle prossime elezioni. Diamo il benvenuto alle forti misure che le tre piattaforme hanno adottato contro atteggiamenti manipolativi dei loro servizi, incluse operazioni di disinformazione coordinate – si legge nel documento -. Tuttavia deve essere fatto di più per rafforzare l’integrità dei servizi, inclusi quelli pubblicitari. Inoltre, i dati mancano ancora del livello di dettaglio sufficiente a permettere un’analisi indipendente di come le politiche delle piattaforme abbiano contribuito a ridurre la diffusione della disinformazione nell’Ue”.
Tutti e tre gli operatori abilitato le ricerche tramite le API, “il che rappresenta un chiaro miglioramento” dicono i commissari. Ma in particolare Google e Twitter non sono stati in grado di sviluppare e attuare politiche per l’identificazione e la divulgazione pubblica di contenuti che possono essere fonte di disinformazione”.