Non siamo qui a dare lezioni di scienza, non è la nostra competenza, né tantomeno a cavalcare il dibattito su ciò che si sarebbe o non si sarebbe dovuto fare, o quel che sia necessario fare per prevenire i contagi da coronavirus a livello nazionale, nemmeno questa è competenza di chi si occupa di informazione.
I media hanno però un compito fondamentale: aiutare la divulgazione di notizie e informazioni che possano aiutare i cittadini a comprendere ciò che sta accadendo e quindi a mettere in atto tutte le misure informative – determinanti – a supportare le istituzioni nel difficile compito che si trovano ad affrontare.
Numerose le fake news che continuano a circolare da quando il coronavirus ha iniziato a diffondersi dalla Cina progressivamente in tutto il mondo. Al punto che persino i social network, Facebook e Twitter in primis, hanno dovuto correre ai ripari per stoppare o quantomeno contenere la diffusione di notizie false, di bufale e rimbalzi di informazioni fuorvianti. Amazon ha bloccato la vendita di prodotti-truffa, spacciati per rimedi anti-coronavirus. E l’impennata dei prezzi di mascherine e prodotti igienizzanti – una vera e propria speculazione – è sicuramente una questione da non prendere sotto gamba perché al pari della vendita di prodotti e soluzioni fake contribuisce a far lievitare non solo il business degli sciacalli ma soprattutto i timori e le paure.
Ci teniamo a dare il nostro contributo affinché ciascuno possa tenersi informato adeguatamente e chiarirsi dubbi più che leciti.
Il ministero della Salute ha creato una pagina dedicata all’emergenza coronavirus – ribattezzato Sars-Cov-2 – in cui attraverso una serie di Faq (domande frequenti) è possibile ottenere risposte in merito a tutta una serie di questioni: dalle modalità di trasmissione e contagio all’uso delle mascherine (chi deve usarle, come e perché) passando per indicazioni sul trattamento degli alimenti. E un capitolo è dedicato persino agli animali da compagnia, sui quali nei giorni scorsi sono state parecchie le fake news diffuse via Internet.
Per tenersi informati sulle aree a rischio e sull’evoluzione del virus ci si può collegare alla pagina dedicata a cura dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Ed è a disposizione online anche una mappa interattiva della diffusione dei contagi messa a punto dall’Università Johns Hopkins aggiornata praticamente in tempo reale. L’Istituto Superiore di Sanità ha una pagina dedicata invece a mappare lo stato dell’influenza stagionale in Italia, molto utile per un confronto con i numeri e la casistica del coronavirus.
A disposizione dei cittadini anche il numero di pubblica utilità 1500. E numeri verdi ad hoc sono stati attivati per gestire le emergenze nelle cosiddette aree focolaio.
- LA PAGINA CORONAVIRUS DEL MINISTERO DELLA SALUTE
- LA MAPPA UFFICIALE DEL CENTRO DI PREVENZIONE EUROPEO
- AGGIORNAMENTI UFFICIALI DEL MINISTERO
- GLI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS A CURA DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’
- IL COMUNICATO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 22 FEBBRAIO
- IL SITO DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ SULL’INFLUENZA IN ITALIA
Articolo originariamente pubblicato il 21 Nov 2024