L'INCONTRO

Fake news, Boldrini incontra Facebook & co.

A Montecitorio summit tra la presidente della Camera e gli Ott. Partecipano anche Agcom e Polizia Postale. Appuntamento il 21 aprile alla Sala della Lupa

Pubblicato il 14 Apr 2017

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Nell’ambito della campagna #BastaBufale, la Camera dei deputati ospiterà venerdì 21 aprile, alle ore 11, presso la Sala della Lupa di Montecitorio, quattro tavoli di lavoro per approfondire il tema delle fake news. In tutto 36 sigle, rappresentate dai loro vertici, che verranno a presentare proposte e misure concrete che hanno intenzione di mettere in campo per arginare il fenomeno della disinformazione.

Dopo l’intervento introduttivo della Presidente della Camera, Laura Boldrini, si aprirà il confronto tra gli esperti dei quattro settori interessati. In particolare, sui temi della Scuola, l’Università e la Ricerca interverranno rappresentanti del Miur, dell’Istituto superiore della Sanita’, del Cnr, della Fondazione Veronesi, del Cicap, della Crui e del Forum nazionale delle associazioni studentesche. Per il mondo digitale parteciperanno Google, Facebook, Agcom, Garante della privacy, Vox, Polizia postale, Blogmeter, The Fool. Per quello delle imprese ci saranno Confindustria, Rete imprese, Coldiretti, Alleanza delle cooperative italiane, Ancc-Coop, Consumatori, Upa, Agrinsieme. Infine, per i media, saranno presenti Fieg, Sky Tg24, Rai, Agi, Ansa, ilfattoquotidiano.it, Odg, Rtl, La Repubblica, Fnsi, Mediaset, Corriere della sera e La Stampa. L’appuntamento sara’ trasmesso in diretta webtv.

Intanto Facebook e Google affilano le armi contro le fake news. Il social network oggi ha annuciato un nuovo strumento informativo per aiutare gli utenti a distinguere le notizie attendibili da quelle false, o satiriche. Facebook introdurrà un tool in alto al NewsFeed: quando si cliccherà, si potrà accedere a più informazioni e risorse all’interno del Centro Assistenza Facebook, dove sono presenti consigli e un decalogo su come individuare meglio notizie false, “come ad esempio controllare l’Url del sito, investigare sulle fonti e cercare altre segnalazione sul tema.

I siti fake, ad esempio, spesso hanno una formattazione strana o con errori di battitura, oppure una url che scimmiotta quella di un sito autorevole. “Sappiamo che le persone vogliono vedere su Facebook informazioni corrette e lo vogliamo anche noi” sottolinea Adam Mosseri, Vice presidente e responsabile del News Feed. “Le notizie false e le bufale sono pericolose per la nostra comunità e rendono il mondo un luogo meno informato” continua. “Tutti noi abbiamo la responsabilità di frenarne la diffusione. Abbiamo lavorato consultandoci preventivamente con First Draft, un’associazione non profit dedicata a migliorare la capacità e la metodologia utilizzata per segnalare e condividere informazioni online”.

E anche Google corre ai ripari contro le bufale. Il motore di ricerca ha lanciato “Fact Check” in tutti i paesi sia sul suo motore principale sia Google News. Il sistema è stata creato con l’obiettivo di aiutare gli utenti a trovare informazioni utili, offrendo visibilità anche ai contenuti che gli editori creano. La società ha puntualizzato che unicamente gli editori “che sono algoritmicamente riconosciuti come fonte autorevole” potranno contribuire a queste verifiche.

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