GUERRA ALLE BUFALE

Fake news, Wikipedia e Daily Mail ai ferri corti

L’edizione britannica dell’enciclopedia online non citerà più il tabloid, accusato di “scarsa verifica dei dati, sensazionalismi e notizie inventate”. La risposta del quotidiano: “E noi dal 2014 non utilizziamo Wikipedia come fonte. Così si soffoca la stampa libera”

Pubblicato il 10 Feb 2017

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Esplode la polemica nel Regno Unito tra Wikipedia e il tabloid Daily mail. Nel momento in cui è in primo piano in tutto il mondo il caso delle “fake news”, le cosiddette “bufale” che viaggiano online e che si teme possano influenzare l’opinione pubblica, i collaboratori dell’edizione inglese dell’enciclopedia su Internet hanno annunciato che non utilizzeranno più tra le proprie fonti le notizie pubblicate dal quotidiano, che valutano come “generalmente inaffidabile” a causa della “scarsa verifica dei fatti, sensazionalismo e notizie inventate”.

La Wikimedia Foundation, cui fa capo Wikipedia, ha spiegato che gli autori della versione britannica dell’enciclopedia stavano discutendo dell’opportunità di bandire il Daily Mail dagli inizi del 2015. “Gli editori volontari di Wikipedia English hanno deciso che il Daily Mail è generalmente inaffidabile – spiega la fondazione – e che il suo uso come riferimento va generalmente vietato, soprattutto quando esistono altre fonti più affidabili”.

Piccata è la risposta del tabloid: “Per la cronaca il Daily Mail nel 2014 ha vietato a tutti i suoi giornalisti di usare Wikipedia come unica fonte a causa della sua inaffidabilità – afferma un portavoce del quotidiano – Tutte le persone che credono nella libertà di espressione dovrebbero essere profondamente preoccupate per questo tentativo cinico e
politicamente motivato di soffocare la stampa libera”.

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