DIRITTO D'AUTORE

Un Garante anti fake news, Barachini fa chiarezza

Sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria pubblicata una circolare esplicativa per rendere trasparente il senso e le finalità della nuova figura. Ecco di cosa si occuperà

Pubblicato il 08 Ago 2023

barachini

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Alberto Barachini, ha pubblicato sul sito del Dipartimento una circolare che punta a fare chiarezza sull’istituzione, all’interno delle agenzie di stampa, di un Garante per il controllo delle fake news, figura prevista da un Dpcm emanato qualche settimana che di fatto diventa indispensabile per accedere ai fondi statali.

Il senso e le finalità della nuova figura

Il Dpcm, ricorda Barachini, enuncia le finalità generali che si vogliono perseguire con la previsione del Garante: la difesa della qualità dell’informazione, il contrasto alla disinformazione e la tutela del diritto d’autore.

“Dal confronto in ambito nazionale ed europeo, dalla preoccupazione per l’esponenziale velocità di diffusione delle fake news con conseguenze spesso molto gravi e per la crescente assuefazione alle violazioni del diritto d’autore è nata la volontà di dare un supporto all’informazione primaria, quella prodotta dalle Agenzie di Stampa, chiedendo loro di dotarsi della figura di un garante, individuato nel Dpcm dell’11 luglio 2023 che disegna, a partire dall’articolo 17 del decreto Milleproroghe, la riforma dei criteri a sostegno dell’informazione primaria”, si legge nella nota. “Anche in considerazione della richiesta di elementi conoscitivi sull’iniziativa giunta dalla Federazione nazionale della Stampa e dall’Ordine nazionale dei giornalisti, ho ritenuto opportuno e costruttivo pubblicare sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria una circolare esplicativa che rendesse trasparente il senso e le finalità di questa nuova figura”, scrive Alberto Barachini.

Un presidio collaborativo da definire in piena libertà

Il sottosegretario precisa che “il Garante è una figura che si inserisce nell’organizzazione dell’Agenzia di stampa a supporto della correttezza delle informazioni primarie. Si tratta di un presidio collaborativo rispetto agli organi di direzione dell’Agenzia, che mantengono impregiudicate le proprie competenze, funzioni e responsabilità. Ugualmente, ogni giornalista conserva inalterati il proprio ruolo, i propri doveri deontologici e la propria responsabilità giuridica”.

“Il Dpcm lascia alle singole Agenzie la piena libertà di definire nel dettaglio le modalità di inserimento del Garante all’interno della struttura operativa dell’Agenzia stessa. È parimenti rimessa alla autodeterminazione di ogni Agenzia l’individuazione in concreto della personalità cui affidare il compito di Garante. Il decreto delinea le caratteristiche che tale figura deve possedere. La mancata pregressa appartenenza all’Agenzia del Garante è in funzione della maggiore indipendenza possibile della personalità prescelta nello svolgimento del suo incarico”.

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