Le Nouvel Observateur fa marcia indietro su Le Monde. Il gruppo
Orange-France Telecom e il gruppo Sfa (Perdriel), editori del
prestigioso settimanale, hanno ritirato l' offerta – presentata
in cordata con la spagnola Prisa – per l'acquisto del
quotidiano Le Monde. Una decisione – come spiega una nota – presa
indipendentemente dall'esito del voto del Consiglio di
amministrazione del giornale. Sabato scorso la Società dei
Redattori di Le Monde si era pronunciata con il 90,84% a favore
dell'offerta presentata dal trio Matthieu Pigasse, Pierre
Bergé e Xavier Niel.
Nel comunicato, dunque, Orange-France Telecom annuncia che
"per rispetto agli amministratori di Le Monde, Orange ha
accettato, come il Nouvel Observateur, di mantenere l'offerta
fino alla riunione del 'Conseil de surveillance" di Le
Monde che si tiene oggi 28 giugno 2010". Ma, "in ogni
caso Orange e le Nouvel Observateur o d'accordo nel ritirare la
propria offerta al termine del Consiglio, quale che sia la
decisione dello stesso, come preannunciato nel caso di una
decisione negativa dei redattori del quotidiano".
La cordata Orange-France Telecom, Perdriel e Prisa godeva del
sostegno del presidente francese Nicolas Sarkozy che, fra le
polemiche, aveva invitato all'Eliseo il direttore del
quotidiano Eric Fottorino, per esprimergli le sue preferenze.
Il quotidiano Le Monde fu fondato nel 1944 da Hubert Beuve-Méry e
dall'addetto stampa di De Gaulle, Christian Funck-Brentano; nel
1951 venne creata all'interno del giornale la "Società
dei redattori", integrata nel 1968 da quella degli impiegati:
da quel momento la nomina del direttore, la linea politica, le
strategie della società sono state decise dai dipendenti. Da anni
però Le Monde registra un bilancio in rosso (tra 80 e 120 i
milioni di debito) ed è alla ricerca di un acquirente in grado di
rilanciarlo.