Frequenze pronte per l’Lte in Emilia Romagna. Dove le Tv locali abbandonano gli 800 Mhz incassando così 17 milioni e mezzo di euro a titolo compensativo. “Il ministero dello Sviluppo economico- spiega Gianluca Gardini, presidente del Corecom dell’Emilia Romagna- ha iniziato a contattare le emittenti televisive locali che hanno manifestato la propria disponibilita’ a liberare volontariamente i canali dal 61-69 entro fine 2012″. Queste risorse radio frequenziali saranno utilizzate dagli operatori telefonici per realizzare la super banda larga mobile che permetterà di collegarsi ad internet ad oltre 100Mb al secondo.
“Lo Stato favorisce in questo modo il ‘cambio di destinazione d’uso’ delle frequenze radioelettriche – dice Gardini -, che dall’originaria attribuzione alla radiotelevisione locale passano alla telefonia mobile di ultima generazione, ben piu’ redditizia in termini economici e di potenzialita’ di sviluppo”.
Come misura compensativa, il ministero ha destinato alle emittenti locali una quota dell’asta pubblica che, nel settembre 2011, ha portato nelle casse dello Stato 3,1 miliardi di euro, provenienti dalle offerte degli operatori di telecomunicazione.
La quota ripartita alle televisioni emiliano-romagnole sara’ pari a 17 milioni e 390 mila euro.
Già ad inizio 2013- si legge in una nota del Corecom – verranno presentate ai consumatori le offerte per i nuovi servizi. “Cercheremo di sensibilizzare il Governo affinché questo contributo – dice Gardini – non venga successivamente tassato, ma sia considerato netto dalle imposte”.