Gli artisti all’Ue: “Pugno duro contro i pirati”

Le associazioni degli autori chiedono più voce nel processo di revisione delle norme europee sul copyright. L’ex Bee Gees Robin Gibbs (presidente del Cisac): “Anche Google e YouTube devono pagarci” 

Pubblicato il 10 Giu 2011

Gli artisti europei vogliono il pugno di ferro contro le violazioni
del copyright sul web e fanno appello all’Unione europea perché
spinga a rispettare le regole con la massima severità, prevedendo
multe e anche il carcere per i pirati online. Gli autori di musica
e film vogliono anche che la Commissione europea stimoli gli
Internet service provider ad assumersi un ruolo di maggiore
responsabilità nel controllo delle violazioni dei diritti sul
web.

“E’ una questione di integrità, gli artisti hanno diritto alla
loro parte di guadagno per il lavoro che fanno”, afferma Robin
Gibb, ex Bee Gees, presidente del Cisac, la International
confederation of societies of authors and composers, in
un’intervista con Dow Jones Newswires. "Per noi è un
lavoro, non un hobby".

“I profitti che gli Isp traggono dalla circolazione delle opere
artistiche su Internet sono enormi, ma gli autori ricevono una
quota irrisoria di tale guadagno”, aggiunge la Sabam, Belgian
society of authors, composers and publishers.

I rappresentanti dell’industria creativa, dai compositori alle
aziende della televisione, sono desiderosi di esercitare un peso
sull’attuale ripensamento delle norme del copyright in Ue. Lo
scorso mese, la Commissione ha definito la sua strategia in materia
di proprietà intellettuale cercando di armonizzare le regole dei
27 Stati e di adeguarsi alla nuova era digitale.

"Il copyright è una regola che deve restare, non va gettata
via”, dichiara Maria Martin-Prat, capo della copyright unit
dell’Internal Market Directorate della Commissione Ue.
"Dobbiamo adattare, non rivoluzionare il sistema”.
L’ufficio copyright del direttorato sta lavorando su una proposta
sulla gestione collettiva dei diritti che sarà presentata a fine
anno. Sarà inoltre suggerita una revisione della direttiva Ue
sull’information society del 2001.

La Martin-Prat riporta al Commissario Ue per il Mercato interno
Michel Barnier, che è favorevole a un ruolo maggiore degli Isp
nella lotta alla pirateria, in linea con quanto sta accadendo già
in Francia con il sistema Hadopi.

"Gli Isp hanno un ruolo importante nel bloccare le violazioni
del copyright e scoraggiare i consumatori dall’infrangere le
regole”, secondo la Gesac, l’ente paneuropeo che rappresenta le
società della gestione collettiva del copyright.

Alcuni artisti vorrebbero essere remunerati anche dai fornitori di
contenuti e dai motori di ricerca: "Google e YouTube, per
favore: dovete pagarci”, dice Frank Dostal, membro del
supervisory board dell'associazione tedesca Gema, secondo cui
queste aziende guadagnano grazie ai contenuti prodotti da
altri.

L’Ue calcola che la pirateria di musica e film costa
all’industria creativa europea oltre 10 miliardi di euro (dato
del 2008). Per questo vorrebbe dare maggiori poteri di controllo
allo European Observatory on Counterfeiting and Piracy, un gruppo
pubblico-privato, ma nemmeno a Bruxelles i punti di vista
coincidono, perché alcuni parlamentari vogliono un approccio
libertario, altri difendono l’industria di settore. Ma il
dibattito va avanti e Neelie Kroes, Commissario europeo Digital
agenda, ha fatto sapere che l’Ue presenterà “molto presto”
una prima proposta sulla distribuzione delle opere audiovisive, con
l’obiettivo intanto di creare un singolo mercato. Il passo
successivo, sperano gli artisti, sarà garantire la giusta
remunerazione degli autori.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati