Google Books fa il suo ingresso nelle biblioteche italiane. Il
ministero dei Beni e Attività culturali e Google hanno firmato un
accordo per la digitalizzazione di una parte dei volumi conservati
nelle due biblioteche nazionali di Roma e Firenze. Nello specifico
l’operazione riguarderà i volumi storici pubblicati fino al XIX
e, dunque, non coperti dal diritto d’autore.
“Si tratta di veri e propri capolavori – spiega il direttore
generale Valorizzazione del Mibac, Mario Resca – che il ministero
sente di dover mettere a disposizione di tutto il mondo per
diffondere la lingua e la cultura italiana e fare in modo che
chiunque sia interessato ai nostri capolavori possa avervi accesso,
nel rispetto delle leggi sul diritto d'autore''.
A volere fortemente l’accordo con Google è stato proprio Resca
– un passato da Ad in McDonald Italia – fin dai primi giorni
della sua nomina, avvenuta nell’agosto 2009. ''Vediamo
l'accordo con Google come un modo importante non solo per
preservare e promuovere il ricco patrimonio culturale italiano –
aveva detto allora – ma anche per promuovere l'immagine stessa
del nostro Paese''.
Nel mondo sono già una trentina le biblioteche nazionali e
universitarie che hanno raggiunto un accordo con Google Books. A
fare da apripista quelle di Oxford e Harvard, seguite a ruota dalla
“library” dell’università del Michigan e dalla New York
Pubblic Library. In Europa pioniere della digitalizzazione targata
Mountain View sono state la Biblioteca Nazionale Catalana, la
Biblioteca pubblica bavarese e la biblioteca nazionale
francese.
L’accordo Mibac-Google è stato siglato dal ministro ai Beni
Culturali, Sandro Bondi, il presidente Global Sales Operations and
Business Development di Google, Nikesh Arora.