Le maggiori testate giornalistiche brasiliane hanno abbandonato in massa Google News. Il boicottaggio della carta stampata carioca arriva come forma di protesta per il rifiuto da parte del motore di ricerca di pagare i diritti sui contenuti giornalistici pubblicati. La fuga di massa della stampa brasiliana da Goolge News è partita l’anno scorso, su input dell’Associazione nazionale della stampa brasiliana (Anj).
La raccomandazione è stata seguita da 154 giornali membri dell’associazione, che rappresentano più del 90% delle testate in circolazione in Brasile. Google, dal canto suo, sostiene di non avere l’obbligo di pagare i diritti sui contenuti giornalistici, in particolare sull’utilizzo dei titoli nei risultati delle ricerche su Google News, perché contribuisce a reindirizzare gran parte del traffico sulle pagine web dei siti dei giornali.
La distanza fra le parti sembra incolmabile. Da un lato, secondo la tesi degli editori le piattaforme come Google competono direttamente con giornali e riviste, perché funzionano come una home page, ma utilizzano contenuti prodotti da altri. Dall’altro, Google sostiene che la sua piattaforma rende il contenuto giornalistico disponibile ad una audience molto più ampia di quella dei giornali. Di fatto, l’atteggiamento degli editori nei confronti di Google sarebbe paragonabile a quello dei ristoranti che volessero tassare i taxi che trasportano dei turisti a mangiare da loro.
Ma per i giornali brasiliani il traffico veicolato sulle loro pagine web da Google News non è abbastanza per giustificare la cessione gratis del contenuto giornalistico.
La spaccatura resta, ma i risultati trovati su Goolge News prodotti dai giornali brasiliano continueranno ad essere disponibili se già pubblicati sui portali di riferimento degli editori stessi.