Non è andata in porto la proposta da oltre 5 miliardi di dollari
presentata da Google per acquistare il servizio online di marketing
per negozi locali Groupon: le due parti hanno interrotto le
trattative venerdì, come riporta il Wall Street Journal.
L’offerta del colosso della Internet search aveva generato un
intenso dibattito all’interno del cda della stessa Groupon la
scorsa settimana, i cui membri non erano tutti convinti che
convenisse accettare la proposta. L’azienda ha dichiarato di
voler rimanere indipendente e di essere aperta a un’Ipo nel
futuro.
Google aveva messo sul piatto 5,3 miliardi di dollari per Groupon,
secondo quanto riportato nei giorni scorsi da AllThingsD, ed era
disposta a spendere altri 700 milioni di dollari se la società
acquisita raggiungeva alcuni obiettivi di performance. Fonti vicine
ai negoziati dicono che anche Yahoo era interessata a comprare
Groupon.
Il potenziale accordo con Google è stato oggetto di dibattito fin
dall’inizio tra analisti e imprenditori della Silicon Valley. Il
modello di Groupon, che si fonda sul business dell’advertising
online locale e la distribuzione di buoni sconto, può essere
replicato con successo, hanno argomentato alcuni; altri hanno
obiettato che fondere le due culture, quella di Google e quella di
Groupon, sarebbe stato problematico. E mentre alcuni analisti hanno
definito eccessiva la cifra offerta da Big G, altri, mentre
approvano la strategia di Google tesa a conquistarsi una fetta di
un mercato in rapida crescita, non pensano che per perseguirla il
colosso di Mountain View abbia necessariamente bisogno del sito dei
coupon.
“Le valutazioni di alcune start-up sono in crescita”, nota
Augie Ray, analista di Forrester Research, sentito dal Financial
Times. “Sono valutazioni basate per lo più su speculazioni:
queste aziende non hanno una lunga storia che ne provi la solidità
finanziaria”. Tuttavia, molte di queste start-up dimostrano poi
di avere un modello di business valido, aggiunge Ray.
Stabilire il vero valore di Groupon non è facile, conferma Youssef
Squali, analista di Jefferies, ma si può partire dalla
considerazione che le revenues della società quest’anno
dovrebbero aggirarsi tra 500 milioni e 2 miliardi di dollari.
Quanto al significato strategico del potenziale ingresso di Google
nel mercato online della pubblicità locale, “si tratta di un
settore ancora non coperto da Google”, afferma Squali. Ma Google
non ha bisogno di Groupon per entrare nel business del “local”,
sostiene Sucharita Mulpuru, analista di Forrester: “Groupon non
ha nulla che Google non possa costruirsi da sola o alleandosi con
uno dei tanti rivali di Groupon, che tra l’altro costano molto
meno”.