Google prova a sfidare il social network numero uno al mondo,
Facebook, stringendo accordi con i produttori di giochi online per
creare, eventualmente, un proprio social network basato sul gaming.
Secondo le fonti sentite dal Wall Street Journal, Big G avrebbe
già avviato le trattative con diverse grandi aziende del gioco su
web, come Playdom, Playfish (del gruppo Electronic Arts) e Zynga
Game Network (di cui Google ha di recente acquisito una quota).
Non è chiaro quando il colosso di Mountain View lancerà la sua
nuova offerta e il progetto è ancora alle battute iniziali,
chiarisce il WSJ, ma le fonti del giornale confermano che Google
sta lavorando a una più vasta iniziativa sul social networking che
si chiamerebbe "Google Me". In un’intervista rilasciata
qualche giorno fa, il Ceo Eric Schmidt non ha confermato queste
indiscrezioni; tuttavia ha chiarito che Google non realizzerà la
copia di Facebook. Sulla partnership con Zynga, Schmidt ha
aggiunto: “Non l’abbiamo annunciata, ma è possibile che venga
siglata”.
Secondo il WSJ, la spinta di Google nell'arena dei social games
dimostra la volontà del numero uno dei motori di ricerca di
catturare parte degli utenti e degli introiti pubblicitari che si
raccolgono intorno alle reti sociali. Un’offerta di valore da
parte di Google nei social games sarebbe una buona notizia anche
per gli sviluppatori, perché li renderebbe meno dipendenti da
Facebook, la piattaforma su cui, per ora, la gran parte degli
utenti accede ai giochi sociali.
Il settore è in pieno boom: "Farmville" di Zynga ha più
di 60 milioni di utenti attivi, mentre qualche giorno fa la Walt
Disney ha comprato il produttore di giochi Playdom per 563,2
milioni di dollari, più altri 200 milioni se vengono raggiunti gli
obiettivi di performance. In Paesi come la Cina e il Giappone, i
social games generano miliardi di dollari di entrate; negli Usa, il
mercato valeva 700 milioni di dollari nel 2009, stima ThinkEquity,
ma triplicherà entro il 2012.
La crescita di Facebook e la potenziale minaccia a Google è uno
dei temi caldi per gli executive e i venture capitalist della
Silicon Valley. Molti utenti ormai si basano sui loro amici su
Facebook, e non più solo su Google, per scoprire contenuti e
prodotti che possono acquistare su Internet. E molti dei contenuti
generati dagli iscritti di Facebook spesso restano fuori dal motore
di ricerca di Google.
Nell’ultimo anno, nota il WSJ, diversi ex manager di Google, che
hanno guidato le attività di advertising dell’azienda, sono
andati a lavorare per Facebook. Il social network, che ormai ha
superato i 500 milioni di utenti nel mondo, ha cominciato a sua
volta a vendere pubblicità e i rumors dicono che potrebbe presto
lanciare un advertising network rivale di AdSense. Eric Schmidt
tuttavia ha affermato che Google non teme la rivalità di Facebook,
anzi "Facebook fa bene a Google perché porta più persone su
Internet e gli utenti di Facebook usano più prodotti di Google di
ogni altro tipo di utente”.