L’Hdr è la più avanzata frontiera qualitativa delle immagini Tv, e l’Itu ne ha ratificato negli ultimi giorni le specifiche tecniche. Anche di questo algoritmo di trasmissione si parlerà durante la Conferenza 2016 dell’Associazione HD Forum Italia (Hdfi), che si svolgerà in Vaticano ed è promossa assieme alla Segreteria per la Comunicazione (SPC) della Santa Sede.
Il sito internet www.hdforumitalia.org annuncia l’apertura delle registrazioni per l’appuntamento in calendario il 6 e 7 ottobre presso il Media Center ‘San Pio X’, in via della Conciliazione 5, a Roma. “Stiamo mettendo a punto i dettagli del programma e gli ultimi aspetti della location”, spiega il presidente di Hdfi Benito Manlio Mari che sottolinea come l’evento si svolga in un momento ‘caldo’ per il settore audiovisivo alle prese con l’avvento dell’Ultra HD.
La decisione dell’Itu, precisa Mari, “costituisce un driver fondamentale per la diffusione del nuovo standard”. Il provvedimento promuove il set di caratteristiche dell’Hdr-TV da utilizzare per la produzione e l’interscambio dei contenuti audiovisivi di ultima generazione, richiamando in particolare i riferimenti per l’interoperabilità delle due curve maggiormente utilizzate per le trasmissioni HDR come la PQ (Percentual Quantizazion) e l’HLG (Hybrid Log Gamma).
Su questo fronte il progetto precursore è quello della diretta in Ultra HD HDR via satellite realizzata durante la cerimonia di apertura della Porta Santa in Vaticano, sotto la guida del Centro Televisivo Vaticano, che ha visto protagonista proprio il metodo HLG. “Abbiamo scelto quell’algoritmo – spiega Mari – per la sua grande attitudine alla retrocompatibilità, caratteristica che permette la ricezione del segnale HDR sia attraverso i TV di nuova generazione sia attraverso i più tradizionali televisori SDR, ovviamente, in questo caso, senza permettere di vedere la ricchezza dinamica di tali immagini, ma garantendo una buona fruizione dei programmi”.
Grazie a questo algoritmo – si legge in una nota di Hd Forum Italia – non c’è bisogno che i consumatori rottamino il proprio televisore per ricevere l’ultima evoluzione tecnologica su piazza. Lo standard stabilisce per esempio l’applicazione dell’Hdr anche alle trasmissioni in Hd. Aspetto che certamente avrà conseguenze rilevanti sulle scelte dei player televisivi italiani, i quali stanno mostrando crescente interesse nei confronti dell’altissima qualità tecnica delle immagini. “Inoltre – prosegue Mari – gli algoritmi in questione rendono possibile un’opzione chiamata Oopf (Opto Optical Transfer Function) dalla quale deriva l’artistic adjustment. Un nuovo parametro capace di compensare le differenze di percezione tonale tra l’illuminazione di ambiente della ripresa e quella della visualizzazione del display”.