Hollywood boicotta Google. La Tv ibrida ferma ai box

In ritardo il nuovo sistema di trasmissione del search engine frenato da problemi tecnici e dalle resistenze dei produttori di contenuti che non vogliono cedere i diritti d’autore

Pubblicato il 22 Dic 2010

Google sta rallentando le vendite di Google TV, il sistema
operativo per connettere il televisore al web. L’azienda ha
chiesto a suoi partner tecnologici, lato hardware, di sospendere la
dimostrazione di prodotto prevista a gennaio al Ces di Las Vegas.
Lo rende noto il New York Times, aggiungendo che Google TV è già
sbarcata da un paio di mesi sul mercato, integrata in apparecchi
televisivi di Sony, Logitech. Nuovi apparecchi compatibili con
Google TV e prodotti da Sharp, LG e Toshiba dovevano essere
presentati al Ces, l’annuale Consumer electron ics show di Las
Vegas. Altri produttori, fra cui Samsung e Vizio, avevano in agenda
di presentare dimostrazioni private di Google TV.

Ma Google TV non è l’unico prodotto in ritardo sulla tabella di
marcia del search engine. Anche Chrome OS, il sistema operativo di
Google destinato ai notebook, e Google Fiber, il network pilota per
il Fiber to the home (Ftth) negli Stati Uniti, non rispetteranno le
scadenze fissate: il lancio previsto entro il 2010 è stato
posticipato all’anno nuovo.

Ma Google non è l’unica in ritardo nel mercato delle tivù
connesse. Anche altri player, come i partner olandesi Conceptronics
e Metrological (Yuixx box), Telecom Italia (Cubovision, il box è
realizzato da Amino) e Boxee/D-Link (Boxee Box) sono stati tutti
costretti a ritardare a più riprese il lancio dei loro set top box
ibridi sul mercato.

Questi ritardi sono dovuti ad una serie di ragioni. In primo luogo,
problemi di carattere tecnico. La componente tecnologica comune a
tutti i prodotti succitati è targata Intel. Ogni dispositivo è
basato su un Soc (system-on-chip) della Intel che si chiama Atom
(CE 3100, CE4100, CE4150). L’operatore francese Iliad (Free) ha
già lanciato il suo set top box ibrido, munito di chip Intel, e
Comcast sta sperimentando il lancio negli Stati Uniti.
In secondo luogo, il ritardo è legato a risultati di vendita
deludenti. I telespettatori sono un target caparbio, restio al
cambiamento, il che riduce il mercato potenziale. Tuttavia, il
mercato sta cambiando. Le nuove generazioni guardano sempre meno
tivù rispetto alla audience più matura. Secondo stime di
Forrester, I giovani compresi nella fascia di età fra 31 e 44 anni
passano la stessa quantità di tempo davanti alla tivù e davanti a
internet.
In terzo luogo, l’utilizzo della Google TV e affini non è
facile. Lo sviluppo delle nuove interfacce utente è lungi
dall’essere completato. L’industria, poi, sta facendo fatica a
trovare nuovi contenuti: come introdurre sul mercato un fiume di
nuovi contenuti senza sommergere gli utenti con un’offerta troppo
ampia?
In quarto luogo, scarsa disponibilità di contenuti. Google TV in
particolare è stata il bersaglio preferito del boicottaggio di
Hollywood. Tutte le major americane stanno boicottando Google, che
secondo indiscrezioni starebbe mettendo a punto un servizio di film
in streaming per rendere più appetibile l’offerta di Google
TV.

I problemi tecnici, inclusa la semplificazione di utilizzo, possono
essere risolti. Non sarà semplice, ma la situazione sta cambiando
rapidamente. Anche se Intel resta un fonte di problemi, ci sono
sempre dei competitor cui rivolgersi sul mercato, come ad esempio
il nuovo Soc di Broadcom SoC ( BCM7244), disegnato in particolare
per i set top box.

Il problema dei contenuti è più delicato. Le major hanno una
presa stretta sul content, in particolare sul fronte legale del
digital right managemet. La difesa dei diritti d’autore è
organizzata attraverso strutture legali complicate, i diritti sono
suddivisi su più livelli (geografici, broadcaster tradizionali,
digitali, internet, mobile ecc.). I set top box ibridi rompono lo
schema, portando sul televisore i contenuti online.

UltraViolet, l’ex Dece (Digital Entertainment Content Ecosystem),
il nuovo sistema di contenuti che gode dell’appoggio assoluto del
mercato, potrebbe cambiare questo stato di cose. Sta studinando un
“lucchetto digitale”, un nuovo format per file e gestione dei
diritti digitali, che consenta ai consumatori di acquistare
contenuti una volta sola per poi guardarli sul dispositivo che
preferiscono. Una cosa del genere sta succedendo già nel mondo
della stampa, come recita lo slogan di Amazon per Kindle:
“Compralo una volta, leggilo dove vuoi”. E’ il momento per
l’industria del video e della musica di entrare nel club, perché
non solo Google è frustrata dai severi lacci delle leggi sul
diritto d’autore, ma anche i consumatori sono frustrati perché
non possono usare liberamente tutte queste novità tecnologiche.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati