In Italia nel 2009 l’advertising online crescerà del 10,5
rispetto ad altri mezzi per cui, invece, si stima un calo degli
investimenti (Stampa -21,5%, Tv -10,2%, Radio -9,4%, Affissioni
-13,9%). Sono i dati presentati in occasione della seconda
edizione dello Iab Forum, l’appuntamento organizzato da Iab
Italia, l’associazione che riunisce i principali operatori del
mercato della comunicazione digitale e interattiva presenti in
Italia.
Le stime sull’advertising online si inseriscono un “contesto di
utilizzo” del Web particolarmente fertile. Il 42% della
popolazione italiana (22 milioni di utenti), con punte di oltre il
50% nella fascia d’età tra i 25 e i 54 anni, naviga su Internet
e, per l’87%, dispone di una connessione a banda larga.
L’utenza, inoltre, si sta progressivamente ampliando: quasi il
60% dei giovani tra i 18 e i 34 anni si connette regolarmente; la
percentuale tra i giovanissimi (12-17 anni) è al 50%, mentre gli
over-55 rappresentano oltre il 15%.
“Come dimostrano questi numeri Internet in Italia è un mercato
maturo. Per questo siamo convinti che anche nel
nostro Paese, per fare il necessario balzo in avanti verso
l’innovazione, si debba seguire e far nostro il modello
anglosassone che il premier Gordon Brown ha riassunto nella formula
Digital Britain, individuando nel digitale una fonte per lo
sviluppo, il futuro, la creatività e la diffusione di cultura e
idee del sistema paese – ha commentato Layla Pavone, presidente Iab
Italia -. Gli italiani sono sempre di più online e dedicano alla
navigazione un tempo ‘qualitativamente’ di valore, prestando
grande attenzione ai messaggi e ai contenuti che provengono dalla
rete. È tempo di capitalizzare questo fenomeno di massa per dare
impulso a nuovi servizi per i cittadini e per sviluppare business
tradizionali su scala globale”.
Nuovi servizi e nuovi business che potranno trovare nella Rete una
cassa di risonanza particolarmente efficace: già oggi rappresenta,
la fonte principale di informazioni su prodotti e servizi per
l’85% degli internauti. Di questi il 79% acquista prodotti nei
punti vendita dopo aver raccolto informazioni online mentre il 69%
confronta i prezzi di prodotti e servizi che ha deciso di
acquistare
“Auspichiamo che le aziende recepiscano il più velocemente
possibile le potenzialità del nuovo scenario mediatico e
modifichino il loro approccio alla comunicazione con i consumatori,
includendo sempre di più l’online nelle loro strategie
pubblicitarie e di marketing”, ha concluso la Pavone.