LA RECENSIONE

Il diritto italiano alla sfida digitale fra data governance e intelligenza artificiale

Pubblicata la seconda edizione di “Scienza giuridica e tecnologie informatiche. Temi e problemi” di Fernanda Faini e Stefano Pietropaoli. Riflettori sulle questioni con cui sono chiamati a confrontarsi studiosi, avvocati, notai, magistrati, giuristi d’impresa e funzionari pubblici

Pubblicato il 07 Dic 2021

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Dalla tutela dei dati personali e del right to be forgotten al riconoscimento dei diritti digitali, dal governo di dati e algoritmi alle questioni poste dall’intelligenza artificiale e dalla blockchain, dall’affermarsi pervasivo di documenti informatici, firme elettroniche e contratti telematici alla complessa protezione di opere digitali e beni informatici. Affronta tutti i nuovi temi sollevati dal digitale la seconda edizione, completamente aggiornata, del saggio “Scienza giuridica e tecnologie informatiche. Temi e problemi” scritto da Fernanda Faini e Stefano Pietropaoli (Giappichelli, Torino, 2021, 46,55 euro).

La nuova edizione

Gli autori hanno raccolto le sollecitazioni degli ultimi anni integrando e aggiornando il testo, inserendo nuovi capitoli e affrontando recenti casi di studio particolarmente significativi. Un’opera nuova, maggiormente corposa e profondamente diversa rispetto alla prima edizione, pur rimanendo fedele al suo impianto originario e allo spirito che la animava.

“Il rapporto tra diritto e tecnologie informatiche – si legge nella premessa – rappresenta una questione ormai ineludibile per chiunque intenda misurarsi con le istanze della società digitale”.

Nel volume, diviso in quattro parti (“Diritto, persona e istituzioni”; “Beni e strumenti giuridici”; “Crimini, processi e processori”; “Osservazioni finali”) e composto da 12 capitoli, i due autori si confrontano su temi attuali e decisivi relativi all’informatica giuridica e al diritto dell’informatica, esaminando l’impatto della tecnologia sulla società nel suo complesso, sulla persona e i suoi diritti, sugli istituti e sugli strumenti del diritto.

Chi sono i due autori

Fernanda Faini, PhD presso l’Università di Bologna, è research fellow e docente di Diritto dell’informatica presso l’Università di Pisa, dove è membro del Centro interdipartimentale “Diritto e Tecnologie di Frontiera” (Detect), ed è professoressa a contratto di “Ict & Law” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (Piacenza); è, altresì, docente di “Diritto e nuove tecnologie” presso l’Università Telematica Internazionale Uninettuno. Funzionario legislativo-legale presso la Regione Toscana, è membro di centri e gruppi di ricerca, comitati editoriali e scientifici.

Stefano Pietropaoli è professore associato presso l’Università di Firenze. Ha svolto attività di ricerca presso le università di Brescia e Camerino e presso l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del Cnr. Membro del Comitato di direzione della “Rivista italiana di informatica e diritto”, afferisce al Cybersecurity National Lab del Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica.

A chi si rivolge il libro

L’obiettivo del volume è quello di proporre al lettore alcuni punti di osservazione privilegiati per riflettere sul destino della scienza giuridica nell’era tecnologica, avvalendosi anche dell’analisi di significativi casi di studio: regolare la dimensione digitale della vita umana costituisce una sfida impegnativa ma inevitabile, cui il diritto è chiamato a rispondere.

L’opera è rivolta non solo agli studenti universitari, ma anche a studiosi, avvocati, notai, magistrati, giuristi d’impresa, funzionari pubblici e più ampiamente a chi mostra interesse verso le istanze sempre nuove della società in cui vive.

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