L'idea lanciata dalla Siae di tassare Internet compensare
autori ed editori per i mancati introiti eventualmente derivanti
dalla pirateria digitale desta preoccupazione. Il primo ad
esprimere "profonda preoccupazione" è 'Istituto
Bruno Leoni.
"In un momento in cui tanto si discute delle strategie per
radicare la diffusione di internet nel Paese, l'ultima cosa di
cui c'è bisogno è di aumentare i costi dell'accesso con
l'ennesimo odioso balzello – commenta Massimiliano Trovato ,
Fellow dell'Ibl – La Siae potrebbe più proficuamente ragionare
sull'aggiornamento dei propri modelli di business, invece di
difendere con le unghie il suo piccolo mondo antico. Replicare
l'infelice operazione già praticata con la tassa sui supporti
vergini, in barba ai più elementari principi di responsabilità ed
ai diritti dei consumatori, non è certo la strada per tutelare il
lavoro dei produttori di contenuti".