Dotare la Fondazione Ugo Bordoni di strumenti e mezzi adeguati che
assicurino, in modo permanente, il livello della sua ricerca in
campi decisivi per lo sviluppo del Paese. Questo l'appello
lanciato alle istituzioni dal presidente della Fub Enrico Manca in
occasione della stipula della convenzione con l'Agcom.
Convenzione che prevede il via di attività di studio e analisi di
natura tecnica, economica e regolamentare sull’evoluzione delle
reti di comunicazione elettronica.
“La firma della convenzione con l’Agcom – ha detto Manca – è
un risultato raggiunto anche grazie all’approvazione, da parte
del Parlamento a giugno scorso, della legge n. 69 che definisce la
rilevanza pubblica delle attività della Fondazione Bordoni".
E proprio in nome della rilevanza pubblica, Manca sollecita la
riflessione sulla necessità di dare un futuro certo alla
Fondazione.
Intanto l’accordo, di durata triennale, appena siglato con
l'Agcom vedrà la Fub impegnata in attività di supporto
all'Authority presieduta da Corrado Calabrò in tema di nuove
reti ma anche di temi caldi quali la neutralità del Web, la
sicurezza dei network, lo sviluppo dei nuovi servizi convergenti,
la tutela degli internauti.
La convenzione rafforza peraltro il rapporto di collaborazione con
l'Agcom: l’accordo fa infatti seguito alla designazione di
Fub – affiancata dall’Istituto Superiore delle Comunicazioni del
ministero dello Sviluppo economico nel ruolo di supervisore e
controllore – in qualità di soggetto indipendente incaricato di
verificare la qualità del servizio di accesso a Internet a banda
larga da postazione fissa a partire dal primo ottobre prossimo. La
delibera 244/08/Csp ha infatti stabilito il diritto, per i
consumatori, di conoscere le prestazioni relative all’offerta di
connessione ad Internet di ciascun operatore, nonché l’effettiva
qualità dei servizi una volta attivati.