La Commissione Ue ha pubblicato martedì una guida ai diritti
online dei consumatori con una lista di azioni che potrebbe
intraprendere per favorire l'uso pubblico di Internet.
Le spese oltre frontiera sono viste come un modo per stimolare
maggiore concorrenza tra i venditori e contribuire ad abbassare i
prezzi per i consumatori. "Dare ai consumatori informazioni
chiare sui loro diritti aumenterà la fiducia e contribuirà a
liberare il pieno potenziale economico di un mercato unico europeo
online, che vale 106 miliardi di euro", ha detto il
commissario Ue per le telecomunicazioni Viviane Reding.
Un'indagine svolta per la Commissione ha rilevato che solo il
12% degli utenti web dell'Ue si sente sicuro di fare
transazioni su Internet, mentre il 39% ha grossi dubbi su questa
sicurezza e il 42% semplicemente non vuole effettuare transazioni
finanziarie online. Circa il 33% dei consumatori comprerebbe online
prodotti in un altro Paese se il prodotto fosse migliore e meno
caro ma solo il 7% al momento lo fa, ha detto l'indagine.
La guida della Commissione eYouGuide (ec.europa.eu/eyouguide)
indica i diritti dei consumatori in temi quali i rapporti con un
provider di banda larga, lo shopping sul web e il download di
musica, e su come proteggere i dati personali online e sui siti di
social networking.
"Nell'Ue, i diritti dei consumatori non dovrebbero
dipendere da dove una società o un sito hanno la sede", ha
detto Reding. "I confini nazionali non dovrebbero più
complicare le vite dei consumatori europei quando vanno online per
comprare un libro o scaricare una canzone".
La Reding assieme al Commissario Ue per le questioni dei
consumatori Meglena Kuneva hanno anche definito una lunga lista di
azioni che l'Ue sta pensando di intraprendere per aiutare i
consumatori:
– Combattere lo spam con sanzioni civili e penali; una "messa
al bando dello spam" è parte di una legge Ue dal 2003, ma il
65% degli europei ancora si lamenta di uno spam eccessivo.
– Introduzione di regimi mult-territoriali di licenze su contenuti
online per rendere più facile ai consumatori la comprensione dei
permessi sui contenuti digitali, come musica e giochi.
– Porre fine all'attuale frammentazione di leggi sul
"copiare privatamente" in modo che i consumatori abbiano
chiare informazioni su quello che possono e non possono fare con le
canzoni protette da diritto d'autore, video e film che
scaricano.
– Estendere le regole di protezione dei consumatori per comprendere
accordi di permessi su prodotti come software scaricati per
protezione da virus e giochi.
– Assicurarsi che le politiche sulla privacy nelle offerte online
siano espresse chiaramente e abbiano termini contrattuali
leali.
– Facilitare l'uso di siti web ai disabili.
-Consentire ai consumatori come ultima risorsa di cancellare
pagamenti effettuati a operatori che non hanno rispettato il
contratto.