Urbano Cairo rilancia per l’acquisizione de La7. Ieri mattina, prima del cda di Telecom Italia, l’editore che guida Cairo Communications, titolare del contratto pubblicitario con l’emittente televisiva fino al 2019, avrebbe fatto pervenire un’offerta migliorativa rispetto a quella precedente, pari secondo quanto emerso nei giorni scorsi a 100 milioni di euro per la sola emittente tv, che consentirebbe a Telecom Italia di “non svendere”. Secondo il Messaggero, la nuova offerta di Cairo non sarebbe vincolante “ma è finalizzata a rilevare il 100% de La7 insieme a Mtv, entrambe possedute da TI Media”. Le trattative per la cessione di TI Media vanno avanti, l’intenzione di Telecom Italia è chiudere la partita entro il 7 febbraio, data in cui si riunirà il prossimo cda.
Intanto, il responsabile Ict del Pd Paolo Gentiloni si è detto preoccupato per la decisione del Cda di Telecom di procedere in ogni caso alla cessione entro 20 giorni, “anche in presenza di offerte che non sembrano adeguatamente competitive”. Per Gentiloni, “E’ in gioco innanzitutto la rilevanza de La7 per il pluralismo del nostro sistema televisivo; ma la preoccupazione riguarda anche “il destino delle frequenze in possesso di Telecom Italia Media, specie quelle in banda 700Mhz, destinate tra pochi anni ad essere una vera miniera d’oro per un gruppo che ha in casa un grande gestore di telefonia mobile”. “Per tutte queste ragioni – conclude Gentiloni – mi auguro che il presidente Bernabè possa confermare nelle prossime settimane, il suo impegno a ‘non svendere’ La7”.
Urbano Cairo avrebbe chiesto a Telecom Italia di accollarsi il rosso di gestione almeno dell’anno scorso e dell’esercizio in corso. Secondo il Sole 24 Ore, Telecom Italia potrebbe contribuire con un’iniezione di capitali e accompaganre la cessione di La7 con ulteriori forme di sostegno, che potrebbero tradursi in fomre di pubblicità garantita da parte del gruppo tlc.
Sul tavolo resta anche l’altra offerta, vincolante, dei fondi Clessidra-Equinox, che avrebbero messo sul piatto un’offerta di circa 350 milioni di euro per rilevare sia La7 sia i tre multiplex che fanno capo a TiMedia Broadcasting. Un’offerta che non sembra congrua a Telecom che, in assenza di adeguati rilanci da parte di Claudio Sposito e Alessandro Grimaldi (Clessidra), che si è alleato nell’operazione con il fondo Equinox di Salvatore Mancuso, potrebbe spingere Telecom Italia a mantenere la proprietà dei multiplex del digitale terrestre e cedere soltanto La7.
Il cda di Telecom Italia “riunitosi oggi (ieri ndr) sotto la presidenza di Franco Bernabè – si legge in una nota – ha preso atto dell’avanzamento del processo di cessione delle attività Media e degli elementi essenziali delle offerte pervenute, che riflettono il negativo trend economico-patrimoniale del gruppo TI Media. Il Consiglio ha dato mandato al management a finalizzare le trattative, con l’obiettivo di ricevere offerte definitive e vincolanti”.
Telecom Italia puntava ad incassare almeno 450-500 milioni di euro dalla cessione dei suoi asset televisivi, cui fanno capo multiplex, La7 e il 51% di Mtv Italia. Ma Clessidra con Equinox avrebbe messo sul piatto soltanto 300 milioni di euro, mentre Cairo Communications si sarebbe fermata a 100 milioni per la sola tv. Secondo quanto riferisce oggi il Sole 24 Ore, Clessidra avrebbe rivisto al rialzo la sua offerta, facendo però notare che l’operazione su TI Media è a tutti gli effetti un turnaround, una ristrutturazione aziendale dove sarà necessario fare degli investimenti per una cifra importante dopo l’acquisizione. Una variabile, questa, che potrebbe influire sull’offerta economica finale. Seconde altre fonti, invece, Clessidra non ha rivisto la sua offerta.
Oggi, il titolo TI Media ha messo a segno in mattinata un incremento del 3,79% dopo la decisione del Cda di Telecom Italia di proseguire con la cessione della controllata. Secondo fonti di mercato, la strada più probabile sarebbe quella della cessione di La7, l’asset in cui si concentrano le perdite di TI Media.