80 milioni di utenti che guardano la serie “Birdbox” su Netflix? E’ come guidare per 100 milioni di chilometri, più o meno andare da Londra a Instanbul 40mila volte: stessa emissione di Co2, 66 milioni di kg. Emerge dalla ricerca effettuata da SaveonEnergy, sito di comparazione energetica, che punta a analizzare l’impronta di carbonio dello streaming.
Perché, spiegano gli analisti, per essere consegnato nelle case dei clienti, un contenuto video in streaming “deve viaggiare attraverso una rete complessa (cavi, router, data center ecc.) che consuma enormi quantità di elettricità. Questa elettricità – fa sapere SaveonEnergy – a sua volta genera biossido di carbonio (CO2), che può lasciare un impatto devastante sull’ambiente”.
Dati pilastro per una piattaforma che registra oltre 158 milioni di abbonati in tutto il mondo. Inoltre, secondo Cisco, i video online rappresenteranno l’82% di tutto il traffico Internet entro il 2022.
La footprint di “Murder Mistery”
Ancora più forte rispetto alla serie BirdBox l’impronta di carbonio lasciata da Murder Mistery di Adam Sandler: se vista da 73 milioni di utenti si traduce nell’equivalente della guida di oltre 104 milioni di miglia ed emetterà oltre 66 milioni di kg di Co2.
Così come 64 milioni di visualizzazioni della terza stagione di Stranger Things sono paragonabili a oltre 420 milioni di miglia percorse e producono oltre 189 milioni di kg di CO2.
Ancora, l’energia consumata da 45 milioni di visualizzazioni di Umbrella Academy è l’equivalente di oltre 364 milioni di miglia guidate e l’emissione di oltre 164 milioni di kg di Co2.
“Cinema, teatri, eventi sportive chiudono – dice Linda Dodge, Energy Expert di SaveonEnergy -, è dunque normale consumare più entertainment da casa. Ma nel farlo le persone non si rendono conto della quantità di elettricità che bruceranno e dell’anidride carbonica che verrà emessa. Anche se le emissioni di CO2 di Netflix sono significativamente inferiori rispetto alla guida o al volo, serve che gli utenti non si ‘abbuffino’ troppo evitando anche usi prolungati di elettricità, Internet e dispositivi intelligenti”.