Incentivare l’innovazione tecnologica e il passaggio al digitale. Trovare un’intesa con Google. Riformare il diritto d’autore. Sono alcune tra le priorità indicate dal sottosegretario all’Editoria Giovani Legnini che, in un’intervista al Sole 24 ore, spiega che sono stati ripartiti “tra le aziende editoriali in regola dieci milioni recuperati dall’uso illecito dei fondi per l’editoria”. Inoltre è stata “formalmente insediata la commissione per l’equo compenso, grazie alla nomina del rappresentante degli editori”.
La necessità di una riforma organica dell’editoria esiste, “a partire da quella del diritto d’autore, ma prima intendiamo varare un pacchetto di soluzioni delle emergenze per poi avviare un percorso di riforma”. “Il comparto – spiega – investito da una crisi e da una trasformazione quanto mai incisivi, avrebbe bisogno di un Piano industriale di rilancio. Non possiamo però fare ‘tutto e subito'”.
Serve anzitutto “accompagnare in uscita il personale in esubero, incentivare l’ingresso dei giovani, privilegiare l’incentivazione per l’innovazione tecnologica e il passaggio al digitale”. Il sottosegretario si sofferma poi sulla necessità di “trovare un’intesa con Google, affinché contribuisca all’andamento dell’editoria italiana” e la strada può essere quella di una negoziazione arbitrata dal governo, “appoggiata da qualche forma di coazione al fine di raggiungere un’intesa”.
Quindi occorre riformare il diritto d’autore per adeguare la legge “alle trasformazioni degli ultimi dieci anni”, mentre per quanto riguarda le rassegne stampa “mi sono confrontato con l’associazione che le realizza, per verificare se è possibile conciliare gli interessi contrapposti”.