IL CASO

Linkedin, marketing a colpi di “congratulazioni”

Piovono e-mail di complimenti agli iscritti considerati più “popolari”. Ma in molti si dicono scettici. L’azienda assicura che i dati sono reali e chiarisce che si tratta di un’iniziativa lanciata per festeggiare i 200 milioni di utenti e spingere la visibilità sui social network

Pubblicato il 18 Feb 2013

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È sempre piacevole ricevere complimenti, e anche Linkedin lo sa, al punto che ne ha fatto il centro della sua nuova campagna di marketing. “Congratulazioni! Il tuo profilo è nel 5% dei profili Linkedin più visitati in Italia nel 2012!”: è un messaggio che diversi utenti del social network professional si sono visti arrivare nei giorni scorsi nella propria casella e-mail. Alcuni ne sono rimasti inorgogliti, altri francamente più perplessi, dubitando di essere utenti così attivi o ritenendo di non avere i requisiti sufficienti a questa inaspettata popolarità in rete. Il dibattito si è diffuso sugli altri social network: sicuri che Linkedin dice la verità? L’azienda, dati alla mano, spiega al Corriere delle Comunicazioni che “i profili più visitati sono stati selezionati in base all’effettivo numero di visite registrate. E poi conta molto l’ottima indicizzazione di Linkedin su Google, per cui, cercando un nominativo, ci si imbatte per prima cosa sul suo profilo Linkedin, e si finisce spesso per visitarlo”.

Le congratulazioni però non sono votate solo a “premiare” gli utenti più popular. O almeno non solo: alla fine dell’e-mail è stato inserito, e non a caso, un link per ottenere “ulteriori informazioni”. Una volta arrivati sulla web page dedicata, dopo i ringraziamenti personali da parte del senior vice president, Products & User Experience, Deep Nishar, il quale aggiunge che che i dirigenti di Linkedin sono “lieti e commossi di ricevere le testimonianze dei membri”, si invita a condividere su Facebook, Twitter e sullo stesso Linkedin il messaggio: “Evviva! Il mio profilo è nel 5% dei profili più visitati di @LinkedIn per il 2012”.

E in effetti è proprio questo lo scopo di Linkedin; “approfittare” del raggiungimento dei 200 milioni di iscritti per ringraziarli e veicolare il “verbo” in Rete proprio attraverso i “discepoli” (gli iscritti). E per sostenere al massimo la campagna virale, Linkedin ha inviato e-mail di congratulazioni anche agli iscritti che fanno parte del “primo milione”. Anche in questo caso invitati a condividere i complimenti su Fb & company.

Da Linkedin Italia confermano al nostro giornale che, “con questa mega-operazione – gestita direttamente dall’ufficio marketing ed estesa a livello internazionale – la società punta a ottenere maggiore visibilità e raggiungere gli opinion leader”. Tre i target: coloro che, in ogni singolo Paese, rientrano nel primo milione di iscritti; quelli che fanno parte dell’1%, del 5% e del 10% dei più “cliccati” (ovvero il cui profilo è visitato molto e di frequente); e coloro che hanno ricevuto il maggior numero di “endorsment”, commenti da parte di colleghi e conoscenti.

In Italia Linkedin è arrivato a quota 4 milioni di iscritti, un bel balzo da novembre 2011, quando ha aperto l’ufficio a Milano ed aveva 2.900.000 utenti. Essere nel 5% dei profili più visitati significa far parte di una comunità di circa 200.000 “eletti” in tutta Italia.

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