Il ricorso di Vivendi sulla fusione tra Mediaset e la controllata spagnola per la nascita di un nuovo player continentale dell’entertainment, la holding Media For Europe, è stato accolto dal tribunale di Amsterdam. Immediata la reazione dei soci francesi, che hanno una quota vicina al 30% di Mediaset, e che per mezzo di un portavoce si sono detti “molto soddisfatti per la decisione dei giudici di Amsterdam, che riteniamo sia nell’interesse di tutti gli azionisti di Mediaset, quello che abbiamo sempre cercato di ottenere in tutti i tribunali dei diversi Paesi e alla Corte Europea”.
Soltanto pochi mesi fa il Tribunale di Amsterdam aveva rigettato la richiesta in urgenza avanzata dalla società francese di bloccare la nascita di Mfe, affermando che il sistema delle azioni a voto speciale non fosse in violazione della legge olandese e che l’esito della Corte di Giustizia eurpea sul ricorso dei francesi contro parte della ‘legge Gasparri’ fosse troppo incerto, aggiungendo che Mfe non avesse violato le norme olandesi sulle fusioni.
Quello reso noto oggi è invece il pronunciamento nel merito della richiesta di Vivendi, mentre per domani è attesa la decisione ufficiale della Corte europea. I giudici dell’Aja dovranno esprimersi sulla conformità al diritto europeo del Tusmar – il Testo unico della radiotelevisione – che potrebbe invalidare alcune votazioni delle passate assemblee del Biscione, per le quali i francesi, azionisti anche di Tim, avevano dovuto conferire nel contenitore di Simon Fiduciaria il 19,9% della propria partecipazione in Mediaset
Quello arrivato oggi è un nuovo stop al progetto del Biscione dopo quello arrivato nei mesi scorsi anche dalla giustizia spagnola: rimane in ogni caso ancora aperto uno spiraglio per una soluzione “amichevole” del contenzioso, affidata alle trattative in corso tra le parti.
E’ intanto in programma per l’8 settembre il Consigio d’amministrazione di Mediaset chiamato a esaminare i contri semestrali dell’azienda, e che potrebbe fare il punto sul progetto Mfe alla luce dei nuovi eventi.
Vivendi aveva inviato recentemente due lettere a Mediaset per intavolare la discussione sul Mfe: alla prima il Biscione aveva risposto che Vivendi era “fuori tempo massimo” e che i francesi manifestavano intenzioni non sostenute dalle “necessarie proposte concrete”.
Alla notizia la Borsa ha reagito con Mediaset in terreno negativo, con un -2%, e con un rialzo dell’1,1% per Vivendi.