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Mediaset, Pier Silvio Berlusconi: “Nessun licenziamento”

Il vp esecutivo prevede un calo dei costi tv tra il 4 e il 5% già da quest’anno, “ma non abbiamo in programma tagli di personale”

Pubblicato il 22 Mar 2012

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Il gruppo Mediaset prevede un calo dei costi televisivi tra il 4 e il 5% gia’ quest’anno, ma ‘non abbiamo in programma tagli di personale: razionalizziamo e possiamo frenare il turnover, ma i dipendenti non li tocchiamo’. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo Pier Silvio Berlusconi facendo il punto anche su dividendo, prospettive per l’anno in corso e questione Endemol.
Il giorno dopo aver annunciato i conti 2011 e prima di partire per Londra dove vedra’ la comunita’ finanziaria della City, Pier Silvio Berlusconi, assieme al presidente Fedele Confalonieri, ha incontrato gli analisti in un hotel del centro di Milano. Due settimane fa, in un’audizione alla Commissione Bilancio della Camera, Confalonieri aveva indicato che i livelli di occupazione per ora non si toccano, ma senza una ripresa dell’economia sara’ inevitabile farlo.


Il secondogenito di Silvio Berlusconi spiega che i primi effetti del piano di taglio dei costi da 250 milioni di euro annui entro il 2014 ‘si vedono gia’ nell’ultimo trimestre del 2011′. Ma per le prospettive del 2012, soprattutto per la raccolta pubblicitaria, ‘non possiamo avere previsioni, piuttosto ‘visioni’, perche’ gli acquisti da parte degli inserzionisti non avvengono mesi prima con campagne ampiamente programmate, ma nel giro di poche settimane’.

Sul piano finanziario Piersilvio Berlusconi, che di Mediaset e’ azionista attraverso Fininvest, spiega che il dividendo e’ stato ridotto da 0,35 a 0,10 euro ‘perche’ abbiamo sempre avuto una gestione prudente e vogliamo mantenerla: le risorse vanno a rafforzare la patrimonialita’ del gruppo e, se ci saranno opportunita’, potrebbero anche servire per nuovi investimenti’. E conferma con decisione quelli su Mediaset Premium, per la quale e’ stato rinviato di un paio d’anni l’obiettivo di pareggio di bilancio. ‘Pesano i rinnovi dei diritti per il calcio, ma i ricavi da attivita’ caratteristica, cioe’ vendita di carte, ricariche, abbonamenti e raccolta pubblicitaria, hanno raggiunto l’anno scorso i 615 milioni, con una crescita del 14%’, aggiunge Pier Silvio Berlusconi.


Che ribadisce la presenza del gruppo televisivo italiano come azionista-creditore di Endemol. ‘Vedremo come evolve la partita. La questione e’ andata cosi’, ma noi confermiamo la nostra presenza e confermo che l’offerta fatta con Clessidra era coerente’, dice ricordando la proposta di acquisto avanzata l’anno scorso negli stessi mesi in cui Time Warner aveva messo sul piatto un miliardo di euro in contanti per rilevare tutta la societa’ del ‘Grande Fratello’.
Praticamente impossibile che ora il gruppo di Cologno Monzese – che ha gia’ azzerato nel suo bilancio il valore della partecipazione – voglia riproporre offerte, mentre ascoltera’ quelle che probabilmente verranno al termine della conversione definitiva dei crediti ‘senior’ in azioni, operazione che, ancor piu’ dopo l’uscita di Barclays, portera’ i fondi d’investimento a controllare la societa’ di format televisivi.

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