Il Tar del Lazio discuterà il 6 dicembre 2021 il merito del ricorso presentato da Vivendi per contestare l’istruttoria avviata a dicembre da Agcom nel contesto del cosiddetto “decreto salva Mediaset”. L’udienza è stata fissata dopo che Vivendi, in camera di Consiglio, avrebbe rinunciato all’istanza cautelare che chiedeva al tribunale amministrativo di fissare un’udienza urgente sulla questione.
Il fatto che la discussione sul merito avverrà tra nove mesi potrebbe di fatto rendere inutile l’udienza del 6 dicembre, dal momento che i termini della questione potrebbero a quel punto risultare superati proprio a causa della conclusione dell’istruttoria dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
La vicenda ha avuto inizio il 23 dicembre, quando proprio l Tar del Lazio aveva annullato la delibera Agcom che nel 2017 aveva imposto a Vivendi di scegliere tra la partecipazione rilevante in Tim e la presenza quasi al 30% in Mediaset, portando al congelamento in una fiduciaria del 20% che Vivendi deteneva Mediaset, senza diritto di voto nelle assemblee degli azionisti di Mediaset.
Dopo questa sentenza del Tar, che avrebbe di fatto restituito il diritto di voto ai francesi in Mediaset, è intervenuta nel decreto ristori la cosiddetta norma “salva Mediaset”, che ha affidato ad Agcom – secondo quanto previsto dall’articolo 4 bis del decreto 125/2020 – il compito di aprire una nuova istruttoria per verificare la posizione di Vivendi. L’obiettivo del decreto è la tutela del principio del pluralismo esterno nel caso di soggetti operanti contemporaneamente nei mercati delle Comunicazioni elettroniche e in quelli del SIC (sistema integrato delle comunicazioni).
Sulla questione pende anche un ricorso di Mediaset al Consiglio di Stato, per il quale si attende la fissazione dell’udienza, che a sua volta potrebbe essere di fatto superata dalla fine dell’istruttoria Agcom.