Approda mercoledì al consiglio Agcom il piano nazionale per
l'assegnazione delle frequenze per la tv digitale. La riunione
sara' anche occasione per l'audizione dei tre operatori
alternativi, Wind, Vodafone e Fastweb, sul progetto per la
realizzazione della rete in fibra ottica (i rappresentanti di
Telecom Italia saranno sentiti in un'altra occasione, ancora da
definire).
Riguardo ai criteri utilizzati per l'ipotesi di revisione del
piano delle frequenze, criticati dalle tv locali e anche dal
viceministro Paolo Romani, il presidente dell'Autorità ha di
recente assicurato che nonostante "la sofferenza" che
c'è intorno a questo tema, il piano è necessario e
l'Agcom lo fara', "salvaguardando le diverse
posizioni".
Il piano nazionale preparato dall'Agcom ha l'obiettivo di
mettere ordine nell'assegnazione delle frequenze in occasione
del passaggio al digitale terrestre, avvenuto finora in assenza di
un impianto regolatorio unitario.
Il piano dovra' dunque, in pratica, dire quante frequenze
saranno assegnate alle tv nazionali, quante alle locali e quante
saranno riservate alla gara che indira' il ministero dello
Sviluppo economico.
Sulle ipotesi di piano circolate finora, le tv locali hanno già
avanzato molte critiche. Per il presidente di Aerenti-Corallo circa
120 tv locali sarebbero tagliate fuori, non avendo piu' spazio
per trasmettere.