LA GUERRA DELLE APP

Meta all’attacco di TikTok, rivelata la “macchina del fango” contro il social cinese

La denuncia del Washington Post: ingaggiata dalla società madre di Facebook un’agenzia di pubblicità per screditare la piattaforma rivale. Obiettivo farla emergere come “un pericolo per i ragazzini americani”

Pubblicato il 01 Apr 2022

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La “consegna” era far apparire TikTok come “una minaccia per gli adolescenti americani”. Attraverso la pubblicazione di editoriali e articoli sulle testate giornalistiche e pressioni sui politici per gettare discredito sulla piattaforma rivale al top della popolarità negli Usa. Lo rivela il Washington Post secondo cui Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, avrebbe pagato Targeted Victory, un’agenzia di pubblicità e creazione contenuti, per gettare fango sul social di proprietà della cinese ByteDance.

Cosa rivela il Washington Post

Il Washington Post dichiara di aver ottenuto le email scambiate tra Targeted Victory e il colosso di Mark Zuckerberg. In una email riportata si legge che l’agenzia doveva “far passare il messaggio che mentre Meta si presenta come un ‘sacco da boxe’ mentre TikTok è la vera minaccia, soprattutto in quanto app di proprietà straniera n. 1 nella condivisione dei dati utilizzati dai giovani adolescenti“.

Targeted Victory, interpellata dalla testata, ha rifiutato di rispondere dicendo solo che l’agenzia rappresenta Meta da diversi anni ed è “orgogliosa del lavoro svolto”.

Nelle e-mail scambiate, afferma il giornale, Targeted Victory ha esortato i suoi partner a diffondere articoli sui media locali che collegassero TikTok a tendenze pericolose. “Il sogno – avrebbe scritto un membro dello staff di Targeted Victory in un’e-mail vista dal Post – sarebbe quello di ottenere storie con titoli come ‘Dalle danze al pericolo: come TikTok è diventato lo spazio di social media più dannoso per i bambini’.

La guerra dei social

Le email, osserva il Washington Post, mostrano fino a che punto Meta si spinge per contrastare TikTok, la rivale multimiliardaria diventata una delle app più scaricate al mondo spesso superando anche le popolari Facebook e Instagram.

In una inchiesta pubblicata l’anno scorso grazie alle rivelazioni della ex dipendente di Facebook Frances Haugen – che hanno fatto discutere poiché erano trapelati i danni delle app Meta sugli adolescenti – era anche venuto fuori un dato non confortante per Zuckerberg: i ricercatori di Meta affermavano che gli adolescenti trascorrevano “2-3 volte più tempo” su TikTok rispetto a Instagram e che la popolarità di Facebook tra i giovani era crollata.

Il titolare dell’agenzia ha twittato che il rapporto del Post ha descritto erroneamente il loro lavoro e “i punti chiave sono semplicemente falsi”.

Un portavoce di Meta ha dichiarato che “tutte le piattaforme, incluso TikTok, dovrebbero mantenere un livello di controllo coerente con il proprio crescente successo”.

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