Meta Platforms ha annunciato che dismetterà la funzione “Facebook News” sulla sua app di social media nel Regno Unito, in Francia e in Germania, entro la fine dell’anno. Gli utenti potranno comunque visualizzare i link agli articoli di notizie e i editori di notizie europei continueranno ad avere accesso ai loro account e alle loro pagine su Facebook dopo il cambiamento, che verrà implementato a dicembre. Tuttavia, Facebook non formerà nuovi accordi commerciali per i contenuti di notizie su Facebook News né offrirà innovazioni di prodotto per gli editori di notizie in questi paesi. Il cambiamento non intaccherà invece la sezione dedicata ai reel e all’attività pubblicitaria per gli editori.
News pari a meno del 3% di ciò che le persone vedono su Facebook
Facebook News, che raccoglie una serie di articoli di notizie, è una scheda dedicata nella sezione dei segnalibri dell’app di Facebook. “Le notizie costituiscono meno del 3% di ciò che le persone di tutto il mondo vedono nel loro feed di Facebook, quindi la scoperta di notizie è una piccola parte dell’esperienza di Facebook per la stragrande maggioranza delle persone”, ha dichiarato Meta in un post sul blog.
Insieme ad Alphabet, un altro importante attore del settore tecnologico, l’azienda è sotto crescente pressione da parte dei legislatori di tutto il mondo affinché condivida una percentuale più alta dei suoi ricavi pubblicitari con gli editori di notizie. Meta ha iniziato a bloccare le notizie sulle sue piattaforme Facebook e Instagram per tutti gli utenti in Canada in risposta a una nuova legge che obbliga i giganti di internet a pagare gli editori di notizie. L’Australia ha introdotto una legge simile nel 2021.
Meta: obbligatorio il rientro in ufficio per 3 volte a settimana
Intanto, sul fronte lavoro, Meta ha ora reso obbligatorio il rientro in ufficio dei suoi dipendenti, almeno per tre volte a settimana. Il cambiamento era stato notificato ai dipendenti assegnati agli uffici già in giugno. La nuova politica non cambia per chi invece potrà continuare a lavorare a distanza. Mark Zuckerberg aveva adottato la politica di lavoro a distanza per tutti i suoi dipendenti a giugno del 2021, esaltandone le potenzialità. La decisione di martedì è simile a quella adottata da altre Big Tech da Amazon a Google.
Da quando Amazon ha adottato la decisione, però, e parliamo del mese di maggio 2023 (ma il primo annuncio risale a febbraio), tra i dipendenti si è diffuso il malcontento, e in molti hanno deciso di opporsi e di rendere pubblico il proprio disappunto per la strategia aziendale sul lavoro a distanza. Dura la riposta del ceo Andy Jassy: “È passato il tempo di non essere d’accordo, è ora di scendere a compromessi”, ha detto rivolgendosi agli scontenti e sottolineando che sia inammissibile che in molti vadano regolarmente in sede per tre giorni alla settimana mentre altri si rifiutino di farlo.