Tecnologie video, accordo fra Nokia e Samsung. In base al patto la società finlandese concederà in licenza i brevetti che coprono le sue innovazioni negli standard video. L’azienda sudcoreana effettuerà il pagamento delle royalty a Nokia. I termini dell’accordo rimangono riservati tra le parti.
“Siamo lieti di aver raggiunto un accordo con Samsung – dice Jenni Lukander, Presidente di Nokia Technologies -. Questo convalida ulteriormente gli investimenti decennali di Nokia in ricerca e sviluppo e i suoi contributi agli standard di tecnologia video e multimediale”.
La ricerca sugli standard multimediali
Nel corso di oltre 30 anni, Nokia – si legge in una nota – ha “contribuito in modo significativo alla ricerca multimediale e video e allo sviluppo di standard di settore”. Il lavoro degli ingegneri di Nokia nel campo della ricerca e della standardizzazione video è stato riconosciuto con numerosi premi internazionali, tra cui quattro Technology & Engineering Emmy Awards.
Il portafoglio di brevetti di Nokia si basa su oltre 129 miliardi di euro investiti in ricerca e sviluppo negli ultimi due decenni ed è composto da circa 20.000 famiglie di brevetti, comprese oltre 3.500 famiglie di brevetti dichiarate essenziali per il 5G.
Il business Nokia dei brevetti
Nokia contribuisce con le sue invenzioni a standard aperti in cambio del diritto di concederle in licenza a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. Le aziende possono concedere in licenza e utilizzare queste tecnologie senza la necessità di effettuare i propri investimenti sostanziali in ricerca e sviluppo.
L’accordo arriva mesi dopo che la rivale Ericsson ha intentato una causa negli Stati Uniti contro Samsung in una controversia sui pagamenti di royalty e licenze di brevetto.
La leadership brevettuale di Nokia è stata confermata recentemente da una ricerca di IPLytics secondo cui la società finlandese è al primo posto per la proprietà di brevetti dichiarati essenziali per gli standard 5G. Senza la ricerca Nokia sui brevetti, si legge nel report, “non saremmo in grado di effettuare una chiamata con il cellulare o riprodurre video in streaming. Un’auto connessa non sarebbe in grado di avvisare automaticamente i servizi di emergenza in caso di incidente stradale. L’assistenza sanitaria a distanza o l’apprendimento a distanza non sarebbero possibili”.