I libri digitali della British Library parleranno italiano. La
biblioteca nazionale britannica ha riconosciuto il sistema Arrow,
frutto dell'omonimo progetto di ricerca dal cuore
"tricolore", come l'unica strada percorribile per
facilitare la digitalizzazione di massa, nel rispetto del diritto
d'autore. "Arrow" (Accessible Registries of Rights
information and Orphan Works towards the European Digital Library)
è l'iniziativa, coordinata dall'Associazione Italiana
Editori (Aie) e con il contributo tecnologico del Cineca di
Bologna, messa in campo per identificare i titolari dei diritti
d'autore delle collezioni che intende digitalizzare.
E per dimostrarne gli effetti, British Library ha pubblicato oggi
uno studio realizzato su 140 libri pubblicati tra il 1870 e il
2010, in cui evidenzia come senza Arrow per trovare gli aventi
diritto avrebbero dovuto spendere in ricerca 4 ore per libro; con
Arrow, invece, bastano oggi solo 5 minuti. Un risultato ritenuto
"estremamente incoraggiante" e che apre nuove prospettive
per una soluzione praticabile al problema delle cosiddette opere
orfane (quelle di cui non si risale al titolare dei diritti).
"Arrow rende la ricerca qualcosa di realistico – spiega Piero
Attanasio di Aie e direttore tecnico del progetto – mettendo
d'accordo, grazie all'uso innovativo delle tecnologie, le
esigenze delle biblioteche con quelle degli aventi diritto.
Considerato il peso di British Library nel panorama delle
biblioteche europee questo è sicuramente un risultato importante
per Arrow e anche per l'Aie come capofila del progetto. Arrow
è anche per questo il futuro di Europeana, la biblioteca digitale
sponsorizzata dalla Commissione europea".