A cinque giorni dalla chiusura del News Of The World per lo
scandalo intercettazioni, Rebekah Brooks si è dimessa dalla guida
di News International. Rupert Murdoch per correre ai ripari ha
chiamato a guidare il ramo britannico del suo impero Tom Mockridge,
finora amministratore delegato di Sky Italia, cui affida
l'arduo compito di ricostruire prima l'immagine e poi il
futuro dell'intero gruppo. Ai vertici di Sky Italia arrivano
Laura Cioli, chief operating officer, e Domenico Labianca, chief
finance officer, che assumeranno ad interim le responsabilità di
Tom Mockridge in Sky Italia e faranno direttamente rapporto a James
Murdoch, deputy chief operating officer e chairman and ceo,
international, News Corporation.
Secondo la stampa britannica la Brooks, che fino a ieri poteva
contare sul "totale" appoggio del tycoon tanto da essere
chiamata dallo stesso Murdoch “la quinta figlia", ha dovuto
lasciare la poltrona soprattutto per salvare la testa di James
Murdoch, chiamato in causa come lei nelle indagini di Scotland
Yard.
Ora Murdoch si è affidato a Mockridge, il neozelandese che ha
fatto di Sky Italia un successo da quando nel 2003 arrivò al
vertice della società. A conferma del difficile compito che
l'attende, le parole di James Murdoch: "Tom è un manager
straordinario, con un'esperienza unica nelle nostre aziende che
si occupano di giornalismo e televisione. Ha dimostrato di essere
un leader di grande successo a Sky Italia. Sono convinto che Tom
sia la persona giusta per guidare l'azienda verso un futuro
migliore" .
Nel congedarsi da Sky Italia il nuovo numero uno di News
International ha detto di essere "fiero delle migliaia di
posti di lavoro che abbiamo creato, della differenza che abbiamo
generato nel settore creativo, per il futuro digitale e il
giornalismo indipendente di questo Paese"
Mockridge, un ex giornalista nezelandese di 56 anni, ha assicurato
nel messaggio di saluto ai colleghi che
resterà "sempre legato all'Italia", da cui in questi
otto anni ha avuto una moglie, Lucia, e i due figli Rodolfo e
Filippa. Di indole riservata, da quando assunse la guida di Sky
Italia, dopo aver guidato il processo di fusione tra Stream e
Telepiù, ha dimostrato di saper intervenire energicamente quando
si tratta di difendere le ragioni del suo gruppo.
Nel giugno 2008, quando il governo Berlusconi portò al 20%
l'Iva sugli abbonamenti alle pay tv, Mockridge lanciò una
campagna di spot antigovernativi contro quella che veniva definita
"una norma illiberale che colpisce le famiglie italiane".
Altre volte è intervenuto pubblicamente per criticare
l'Auditel e il sistema di rilevamento dei canali tv per
stranieri o per il calcioscommesse, quando paventò una riduzione
dei fondi per i diritti tv se non vi fosse stata maggiore
trasparenza.
L'ingresso di Mockridge nell'impero mediatico di Rupert
Murdoch risale al gennaio 1991, quando lavorò per Ken Cowley nella
società editrice australiana News Limited, dopo aver lasciato il
giornalismo per un'esperienza da portavoce nel governo di
Canberra. In seguito guidò per tre anni Foxtel, la pay
Tvaustraliana di News Corporation, e nel 2001 tornò in patria al
timone di Independent Newspapers, la casa editrice neozelandese di
News Corp., e di Sky BNew Zealanda, la pay tv del gruppo nel Paese
oceanico.