Musica digitale, una leva per l’Agenda digitale italiana. Lo ribadisce la Fimi, federazione dei discografici, rimarcando la svolta nelle abitudini di consumo musicale degli italiani: nel 2011 il 43% degli utenti ha scaricato applicazioni e brani da smartphone e tablet. Più i consumatori si spostano su tablet e smartphone, nota la Fimi, più cresce la spesa legata alla musica rispetto al consumo “free” che ha contraddistinto il mondo della banda larga fissa.
Secondo Nielsen, gli utilizzatori italiani di tablet risultano al secondo posto, dopo quelli americani, nell’acquisto di musica (20%). Sul futuro giocano anche un ruolo fondamentale il mobile payment (nel 2011 gli italiani, tra mobile commerce e mobile remote payment, hanno speso 500 milioni di euro) e la grande predisposizione dell’utente italiano verso i social network, dove l’80% degli utilizzatori di internet è attivo (la più alta media al mondo).
La musica digitale ha registrato nel 2011 quota 5 miliardi di dollari di fatturato, con oltre il 32 % del mercato a livello globale, mentre Corea e Usa superano il 50% del totale: la musica digitale rimane il settore più vivace nel processo innovativo in atto nel settore dei contenuti digitali.
In Italia le prospettive sono sempre più interessanti grazie ad un mix di connessioni mobili, nuovi device ed e-payment. Secondo un’analisi di Fimi-Confindustria, l’evoluzione della musica digitale in Italia passerà sempre di più per tablet e smartphone, con una decisa spinta sulla mobilità rispetto all’attuale scenario legato al download da pc. Con ottime prospettive di sviluppo.
FIMI ha elaborato i dati sulla base delle ricerche del Politecnico di Milano, dell’osservatorio di Between, di Nielsen e ComScore, declinando il futuro dei consumi musicali digitali nel nostro Paese. La crescita della banda larga mobile è legata soprattutto a smartphone e tablet. Oggi vi sono in Italia 95 milioni di sim con oltre 48 milioni di utenti: è la conferma che il futuro mobile dei contenuti è sempre più vicino.
Secondo un recente ricerca di Ofcom, l’autorità britannica per le comunicazioni, nell’ascolto di musica tramite device mobili gli italiani sono al 54%, ben al di sopra di Uk con il 45% e di USA con il 40%. Il servizio di streaming musicale Deezer già oggi segnala che il 60% di nuovi abbonati arriva da uno smartphone. Considerando anche la crescita dello streaming musicale, che si prevede supererà il download nel 2014, e la velocità di 20 Mbps su banda mobile a disposizione degli utenti italiani nei prossimi anni, è molto evidente che le prospettive del mercato digitale italiano sono sicuramente interessanti.