MySpace, Twitter e Facebook sono ormai i nuovi canali
dell'industria musicale in quanto permettono di entrare in
contatto con i consumatori del Web 2.0.
Sono loro, infatti, i protagonisti della versione italiana del
"Digital Music Report 2009" presentato dalla Fmi in
occasione del convegno organizzato da Altroconsumo. Decine di nuovi
modelli per distribuire, scoprire ed ascoltare musica, insomma, la
promozione e il marketing nell'era del social networking.
"Molti ritengono ancora che le case discografiche si muovano
controcorrente nell'era digitale, in realtà l'innovazione
e le tecnologie più avanzate sono ormai parte integrante del
mercato discografico e delle competenze aziendali" ha
dichiarato Enzo Mazza, presidente della Fimi.
Un mercato, quello digitale, che nel 2008 a livello mondiale, ha
generato un fatturato pari a 3,7 miliardi di dollari, crescendo del
25%. Lo scorso anno sono stati 1,4 miliardi i brani scaricati
attraverso la rete ed oggi le nuove piattaforme digitali ricoprono
il 20% di tutto il mercato discografico mondiale, un dato notevole
se confrontato con il 4% del cinema e dell'editoria. Ormai il
lancio di un nuovo album prevede una stretta integrazione tra tutti
i media con particolare attenzione ai fenomeni legati al social
networking.
"Molte aziende di tecnologia si stanno avvicinando alla musica
perchè hanno compreso che è un elemento fondamentale per favorire
il business e le case discografiche hanno accordi di licenza sempre
più flessibili che consentono di mettere a punto modelli di
offerta che si adattano alle esigenze dei consumatori" ha
concluso il Presidente Enzo Mazza.