Sarà resa pubblica il 21 aprile prossimo la bozza di accordo per i
negoziati Acta (Anti-counterfeiting trade agreement) contro la
contraffazione e a tutela della proprietà intellettuale anche su
Internet, che si stanno tenendo in ambito Wto. Il testo è rimasto
finora segreto e a “porte chiuse”, senza che nessuna parte
esterna sia stata messa al corrente dei contenuti.
La decisione di rendere pubblica la bozza è stata presa nei
colloqui del 12 al 16 aprile in Nuova Zelanda, di cui dà conto
oggi la Commissione Ue.
Ai negoziati hanno partecipato tra gli altri Australia, Canada, la
Ue, Giappone, Corea del Sud, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore,
Svizzera, Usa e Unione europea.
In un comunicato congiunto i partecipanti hanno assicurato che
l’accordo non imporrà l’obbligo per i Paese firmatari di
tagliare la connessione Internet a coloro i quali effettuino
download illegali. La proposta della disconnessione era stata
avanzata nei precedenti incontri dagli Stati Uniti.
Il prossimo ciclo negoziale è stato messo in agenda nel mese di
giugno in Svizzera.
Lo scorso 11 marzo i parlamentari europei avevano dichiarato la
loro contrarietà alla proposta di disconnessione, sottolineandone
l'incopatibilità cone le leggi Ue. Bruxelles aveva risposto
per bocca di Luc Devigne, direttore dell'Unità per la
proprietà intellettuale della Commissione Europea, che aveva
precisato che la Commissione non avrebbe mai adottato la politica
del "tre colpi" (cioè quella che opta per il taglio
della linea Internet a chi viene trovato a sacricare illegalmente
dalla Rete per tre volte) nemmeno su richiesta esplicita delle
controparti.