LO STUDIO

Netflix, gli utenti italiani vogliono (anche) il porno

L’indagine Link Lab della Link Campus University disegna l’identikit dell’abbonato-tipo: tra le richieste una maggiore quantità di contenuti autoprodotti sulla scia di House of Cards

Pubblicato il 04 Lug 2016

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Da quando è abbonato a Netflix guarda meno televisione tradizionale (75,6%), rinuncia spesso al cinema (22,2%) e soprattutto passa meno tempo sui social (25,7%). E, under 40 (79,8%), con un titolo di studio elevato (62%), in maggioranza di sesso femminile, il pubblico di Netflix adora potersi organizzare ‘on demand’ la prima serata. Anche in Italia, secondo l’indagine Link Lab della Link Campus University realizzata su un panel di 1.000 intervistati, Netflix sta cambiando faccia al televisore, che per il campione rimane sì lo strumento più utilizzato per vedere il video-bouquet proposto (40,4%, contro il 36,2% del pc portatile) ma abdica definitivamente al proprio storico ruolo di portatore verticale di contenuti televisivi. Che sono i film (95,5%) e le serie tv (88,9%), molto più dei documentari (55,4%) e dei contenuti per bambini (20%).

“Oggi l’utente Netflix gode di una doppia libertà – ha detto la direttrice della ricerca e docente della Link Campus University, Marica Spalletta –: la prima riguarda il ‘come’, ovvero la facoltà di scelta del mezzo tra pc, tv, tablet e altro; la seconda è ancora più importante ed è legata alla possibilità di scegliere quando e quali contenuti guardare. Di fatto secondo l’indagine ciò che piace a colui che una volta era considerato ‘l’ascoltatore’ è essere diventato editore di se stesso, mentre il televisore per la prima volta è ridimensionato al proprio ruolo originario, quello di elettrodomestico”.

Secondo i dati della ricerca (la prima italiana in ambito universitario) realizzata da Link Lab, il Laboratorio di Ricerca sociale della Link Campus University, i seguaci Neflix (il 49% del campione) sono ‘affezionati’, ‘abitudinari’ e “diversamente interessati”: nel 44,7% dei casi accedono alla piattaforma tutti i giorni, o almeno due/tre volte a settimana (32%), principalmente durante la cena (63,8%). Sbarcato in Italia lo scorso ottobre, Netflix è il servizio più utilizzato, conosciuto dall’82,6% degli intervistati e apprezzato per la possibilità di scegliere cosa vedere e quando vederlo (40,4%) e su quale dispositivo farlo (24,1%). Le critiche principali (ma solo il 20,8% è deluso) sono sul fronte dei contenuti: il 41% ritiene la versione italiana troppo modesta rispetto a quella americana, e un ulteriore 40,3% considera il catalogo dei film troppo limitato. La maggioranza infine non disdegnerebbe l’introduzione di alcune novità quali, per esempio, i contenuti pornografici (il 55,6% è a favore), mentre una buona percentuale (23,7%) reclama contenuti americani autoprodotti e non presenti in catalogo, come quelli della serie House of Cards.

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