CAMBIO AL VERTICE

Netflix, Hastings lascia: Peters e Sarandos co-ceo

Il fondatore della piattaforma mantiene il ruolo di presidente esecutivo: “È il momento giusto per completare la mia successione”. Utili in calo del 91% nel quarto trimestre 2022, ma gli abbonati tornano a crescere oltre le stime

Pubblicato il 20 Gen 2023

Netflix

Reed Hastings lascia il ruolo di co-ceo di Netflix: rimarrà in azienda da presidente esecutivo. A prendere il suo posto alla guida della piattaforma di streaming al fianco di Ted Sarandos sarà Greg Peters, attuale direttore operativo e produttivo. “Ted e Greg sono ora co-ceo – scrive in un tweet il founder della società annunciando il passo indietro – Il doppio del cuore e il doppio delle capacità per soddisfare le esigenze degli gli abbonati e accelerare la crescita. Sono molto orgoglioso dei nostri primi 25 anni e molto entusiasta per i prossimi 25”.

“Più tempo per la filantropia”

“Il nostro consigli di amministrazione discute da molti anni della pianificazione della successione – scrive in un post sul blog aziendale Hastings, 67 anni, che ha fondato Netflix nel 1997 come società per il noleggio dei Dvd via posta – Anche i fondatori devono evolversi, e questo è il momento giusto per completare la mia successione”. Hastings ha poi annunciato di voler da ora in poi “dedicare più tempo alla filantropia”, pur rimanendo “molto concentrato sul buon andamento delle azioni di Netflix“.

La trimestrale di Netflix

Proprio nelle ultime ore Netflix ha annunciato i conti del quarto trimestre 2022, che risentono in modo evidente della nuova formula di abbonamento recentemente introdotta, che prevede la possibilità per gli utenti di pagare un abbonamento più basso se accettano l’inserimento di spot pubblicitari durante la visione. La piattaforma di streaming ha così chiuso il 2022 con un brusco calo degli utili, a -91% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma con un aumento di abbonati che è andato oltre le stime degli analisti.

Calano gli utili ma aumentano gli abbonati

L’utile per azione si è attestato a 12 centesimi su ricavi di 7,85 miliardi di dollari (+1,9%), contro i 45 centesimi su 7,85 miliardi attesi dagli analisti. L’utile netto è stato di 55,3 milioni, contro i 607 milioni dell’ultimo trimestre 2021. Quanto agli abbonati, quelli paganti netti globali hanno toccato quota 7,66 milioni, a fronte dei 4,57 milioni previsti dagli addetti ai lavori. Si tratta in questo caso di un’inversione di tendenza rispetto a quanto registrato nella prima metà del 2022, quando la piattaforma aveva subito un calo di sottoscrizioni, che avevano poi ripreso a crescere nel terzo trimestre.

“Il 2022 è stato un anno difficile”

“Il 2022 è stato un anno difficile, con un inizio irregolare ma un finale più brillante – si legge in una nota di Netflix – Riteniamo di avere un percorso chiaro per riaccelerare la nostra crescita dei ricavi: continuare a migliorare tutti gli aspetti di Netflix, lanciare la condivisione a pagamento e sviluppare la nostra offerta pubblicitaria”.

I ringraziamenti di Sarandos

“Voglio ringraziare Reed per sua leadership visionaria, il suo aiuto e la sua amicizia nel corso degli ultimi 20 anni – afferma il co-ceo Sarndos in una nota – Tutti noi abbiamo imparato molto dal suo rigore intellettuale, dalla sua onestà e dalla sua forza di volontà nell’affrontare grandi sfide, e ora guardiamo avanti per continuare a lavorare insieme a lui per molti anni ancora”.

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