LA STRATEGIA

Netflix lancia un bond da due miliardi per le nuove produzioni

E’ la seconda raccolta di finanziamenti sul mercato negli ultimi sette mesi. Il colosso dello streaming mira a rafforzarsi sul mercato per reggere alla concorrenza di Amazon Prime Video, Apple Tv e Disney+

Pubblicato il 24 Apr 2019

netflix-150702113841

Un catalogo infinito, fatto soprattutto di novità. Netflix vuole continuare a dominare la scena dei servizi tv in streaming, dove si stanno addensando i concorrenti: da Amazon Prime Video ad Apple Tv+ fino al servizio Disney+, Hulu e vari altri incluse aziende come l’italiana Chili. Per farlo, vuole emettere altre obbligazioni che finanzino la produzione. E annuncia che cercherà sul mercato altri due miliardi di dollari per raggiungere un picco di spesa nel corso 2019. La raccolta di finanziamenti è la seconda lanciata da Netflix in sette mesi: altri due miliardi di offerta obbligazionaria erano stati annunciati a ottobre.

Le reazioni del mercato sono state caute: il titolo è scivolato sull’annuncio ma è tornato rapidamente in positivo.

La concorrenza più immediata per Netflix nel mercato americano è quella di Disney, con Disney+: il costo base del servizio di Netflix è di 12,99 dollari, contro i 6,99 al mese di Disney+.

Intanto, per mantenere il suo vantaggio sui cataloghi della concorrenza, l’azienda fondata dal Ceo Reed Hastings continua a spendere. Nel primo trimestre del 2019 ha riportato un cash flow netto in negativo per 380 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 287 dello scorso anno. L’azienda si aspetta di finire il 2019 con un debito di 3,5 miliardi di dollari, superiore alle previsioni di tre miliardi fatte in precedenza.

Le ragioni dell’aumento sono dovute a cambi nella struttura aziendale e investimenti in proprietà immobiliari e infrastrutture. Nonostante l’azienda stia bruciando cash molto velocemente, gli investitori continuano a finanziarla, con un titolo che è cresciuto del 18% negli ultimi 12 mesi.

La forte accelerazione nella spesa da parte di Netflix, che non è solo orientata all’acquisto o produzione di contenuti, ma anche alla costruzione di infrastrutture tecnologiche e produttive (come teatri di posa) è vista in generale come una strategia potenzialmente vincente per resistere alla concorrenza mantenendo un vantaggio tale da non consentire a nessun altro di toglierle il primato dei servizi in streaming.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati