Confindustria Radio Televisioni chiede al governo di assicurare che le frequenze nella banda Uhf 470-694 MHz rimangano a uso esclusivo del broadcasting nella politica europea in materia di spettro radio e nel processo Itu-R (International Telecommunication Union – Radiocomunicazioni), “perché essenziali per la creazione e trasmissione di contenuti a beneficio di tutti. Le operazioni in corso per la nuova fase del digitale televisivo terrestre, con il rilascio della banda 700 verso il passaggio al Dvb-T2, hanno la loro rilevanza ormai chiara a tutti. Ma adesso occorre già avviare i processi di consolidamento”, spiega un comunicato della federazione. “C’è ampia condivisione a livello europeo di tutta l’industry dei broadcaster e dei produttori di contenuti e l’Italia – questo è l’avviso di Confindustria Radio Televisioni – deve fare la sua parte con coerenza e determinazione”.
La posizione di Confindustria Radio Televisioni
Dopo il workshop sullo studio della Commissione dell’Unione Europea sull’uso della banda Uhf 470-694 MHz (sub-700) del 30 marzo 2022, Confindustria Radio Televisioni, come il Wider Spectrum Group (che vede, tra gli altri suoi associati, European Broadcasting Union – Ebu, Broadcast Network Europe – Bne, Association Europeenne des Radios – Aer), vuole fortemente riaffermare l’essenzialità della banda sub-700 per l’ecosistema dell’industria audiovisiva e creativa nazionale ed europea.
“Il compromesso strategico ed equilibrato trovato in Europa sull’assegnazione della banda Uhf è”, secondo Confindustria, “vincente. Da un lato, vi è la decisione Ue 899/2017, che ha permesso al settore della telefonia mobile di armonizzare la banda 700 MHz al servizio mobile in tutti gli Stati membri, un importante elemento costitutivo del percorso per conseguire gli obiettivi stabiliti nel decennio digitale europeo”. Sull’altro versante, c’è il modello audiovisivo europeo che è rafforzato dall’assegnazione a lungo termine della banda sub-700 MHz al broadcasting terrestre, unica piattaforma in grado di fornire un servizio universale gratuito e non profilato all’utenza.
“I principi alla base dell’assegnazione della banda Uhf”, a giudizio di Confindustria Radio Televisioni, “sono equilibrati e in linea con l’interesse generale. Con il rilascio delle frequenze per il settore delle telecomunicazioni, le frequenze in banda 470-694 MHz devono essere, pertanto, difese nella politica dell’Ue in materia di spettro radio e nel processo Itu-R verso la WRC-23 a tutela del pluralismo e della diversità culturale negli Stati membri.