Scosse finanziarie e politiche in vista per News Corp. E in
particolare per la sua filiale britannica BSkyB. L’autorità
antitrust inglese Ofcom vuole infatti intervenire sul mercato della
televisione a pagamento intaccando la leadership di Murdoch nei
programmi sportivi e consentire alle pay-tv rivali del gruppo
australiano di dimezzare i propri prezzi dell’abbonamento. La
decisione definitiva sarà presa solo a marzo, a ridosso delle
elezioni politiche: e per questo Murdoch, lungamente a fianco di
Tony Blair, stavolta cambia fazione e si allinea ai Tories di David
Cameron, opposti all’intervento della Ofcom.
Al momento, BSkyB è leader indiscussa dello sport in tv in Gran
Bretagna: il suo canale Sky Sports trasmette la quasi totalità dei
match più seguiti del Paese: la Premier League di calcio, il rugby
e l’imperdibile (per gli inglesi) cricket. Il canale è un
servizio premium: costa 25,50 sterline al mese per un pacchetto
base. Fino alla scorsa primavera, Sky deteneva un monopolio quasi
assoluto degli abbonamenti, fin quando la Ofcom ha imposto
all’azienda di Murdoch di vendere alla concorrenza i propri
contenuti. Sky si è piegata alla decisione dell’authority, ma
stabilendo una fascia di prezzo abbastanza onerosa. Di conseguenza,
le concorrenti sono rimaste molto distanziate: Bt ha meno di
500mila abbonati e non offre lo sport; Virgin ne conta 3 milioni
700mila, contro i 9 milioni di BSkyB.
Con le nuove disposizioni della Ofcom, in discussione in questi
giorni, ma che saranno formalmente annunciate solo a marzo, a
ridosso delle elezioni, Sky sarebbe costretta a ridurre i prezzi di
vendita dei suoi contenuti alle rivali, consentendo a queste ultime
di far ricadere i risparmi sui loro clienti, abbassando il canone e
guadagnando in competitività. In pratica, gli abbonamenti a Bt e
Virgin potrebbero scendere a meno di 15 sterline al mese, in tempo
per il prossimo campionato di calcio.
La filiale della News Corp. non ha tardato a farsi sentire tramite
un portavoce che ha accusato BT e Virgin di sfruttare il successo
di Sky ottenuto tramite continui, robusti investimenti (oltre un
miliardo di sterline l’anno) nella creazione di canali sportivi
di primo livello. “Sarebbe assurdo costringerci a svendere i
nostri servizi sportivi ai competitor che non sono stati in grado
di investire altrettanto”, ha detto BSkyB, aggiungendo che
potrebbe anche ricorrere alle vie legali, se la decisione della
Ofcom diventerà effettiva.
La battaglia ha risvolti che vanno oltre le questioni antitrust. La
Ofcom sta cercando in tutti i modi di presentarsi come la paladina
dei diritti dei consumatori, ora che i Conservatori (il cui leader
Cameron viene già considerato da molti premier in pectore) hanno
chiarito che, se andassero al potere, ne ridurrebbero fortemente i
poteri e le funzioni.