Terza versione per l’Olipad di Olivetti che ha debuttato a fine maggio nelle due versioni Olipad 3 e Graphos. La release numero 3 si presenta al prezzo di 549 euro e punta sempre verso le aziende (nonostante si dia un occhio anche al consumer) con un prodotto dalle caratteristiche avanzate che unisce il sistema operativo Android 4.0 Icecream Sandwich, un processore quad core, il nuovo Nvidia Tegra 3 T30S da 1,5 GHz, e connettività 3G HSPA+ a 21 Mbps e WiFi. Ram da 1 Gb e memoria di massa da 16 Gb, con supporto per memory card fino a 32 Gb sono le altre caratteristiche del tablet che ha un display multitouch Lcd da 10’, con tecnologia Ips e offre una risoluzione Hd di 1280 x 800 pixel. Tra le opzioni di personalizzazione su richiesta del cliente è prevista l’integrazione della tecnologia Nfc (Near field communication). Spessore da 8,4 mm e un peso di circa 570 g, fotocamera da 8 Megapixel completano le dotazioni dell’Olipad 3 che oltre all’app store di Android permette di accedere all’application warehouse che costituisce il valore aggiunto della proposta di Olivetti.
“Manteniamo l’ottimismo della volontà in un mercato molto preoccupante”, afferma il presidente e Ad di Olivetti Patrizia Grieco che ritiene un risultato importante i 50mila tablet venduti nel 2011. Soprattutto alla luce dei dati Sirmi che indicano un calo dell’hardware del 7,4% di altre cifre che definisce non ufficiali desunte dall’attività dei partner che parlano di un calo dei consumi delle Pmi tra il 12 e il 17%. E poi ci sono i dati di Gfk che indicano una diminuzione dell’informatica nel primo quarter del 9,7% e il 25% dell’elettronica di consumo.
Nonostante il pessimismo dilagante Olivetti ci riprova con una proposta che prevede anche un altro modello, l’Olipad Graphos (con caratteristiche differenti rispetto alla versione 3) che si caratterizza per lo speciale sensore che permette di scrivere con la penna in dotazione e acquisire la firma grafometrica direttamente sul documento digitale con pieno valore legale, e per il lettore di impronte digitali. “Abbiamo già avviato una decina di progetti pilota offrendo la soluzione completa device più firma grafometrica” aggiunge Paolo Crini, responsabile marketing servizi e soluzioni. Assicurazioni, banche, promotori finanziari sono i settori oggetto dei test del Graphos che inserito nei progetti non ha un prezzo di listino. “Ma in generale – osserva Crini – l’hardware vale il 30% del totale dei progetti”. Un progetto in stadio avanzato riguarda la sottoscrizione di prodotti assicurativi, un altro i salottini di consulenza delle banche che puntano a spedire i consulenti dai migliori clienti invece che aspettarli in filiale. Anche con una banca sudafricana si parla di promotori finanziari, così come in Medio Oriente. In Italia c’è un progetto già esecutivo nel campo della logistica con il cliente che firma alla ricezione dei prodotti, e il fornitore che tramite tablet gestisce la lista di attività e consegne e l’ottimizzazione dei percorsi. L’offerta della società di Ivrea è completata dall’application warehouse dove una ventina di software house forniscono le loro soluzioni a misura di tablet per l’automazione della forza vendita, manutentori, promotori finanziari, gestione delle flotte. “Nel corso del 2011 – spiega Grieco – abbiamo consolidato la nostra posizione da fornitore di hardware a solution provider”. La società ha poi proseguito nella strategia dei propri device “che possano abilitare un cliente business a un contesto di tipo applicativo e di servizi e ampliato l’application warehouse. Nel 2012 proseguiamo con strategia di offerta integrata e customizzata ampliamo l’offerta cloud e SaaS in sinergia con Telecom Italia e facciamo evolvere l’offerta per segmenti verticali per banche, scuola, utilities anche all’estero visto che esportiamo il 50% del nostro fatturato”.