L'ANNUNCIO

Non solo Sky, via all’asse Mediaset-Netflix

Primo accordo per il co-finanziamento di titoli made in Italy: in cantiere 7 film. Intanto la società Usa annuncia una svolta sul fronte fiscale: “Apriremo un ufficio in Italia: saremo normali contribuenti come qualsiasi altra impresa”

Pubblicato il 09 Ott 2019

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Maxi-accordo fra Mediaset e Netflix. Si comincia con una partnership per mettere in cantiere 7 film, ma l’obiettivo è un futuro allargamento del perimetro con il progetto Media for Europe che punta a un “polo” europeo dello streaming video.

Si tratta del secondo deal che l’azienda guidata da Reed Hastings stringe con un player in Europa. Di pochi giorni fa l’intesa con Sky, che vede al centro non tanto una partnership sulla produzione di contenuti, quanto un’integrazione fra la programmazione di Neflix e quella della pay-tv (riservata ai possessori di Sky Q).

L’operazione è stata annunciata dallo stesso Ceo di Netflix Reed Hastings: “Questo primo accordo riguarda 7 film, pensiamo possa essere il primo passo di una partnership. Siamo molto complementari con Mediaset”. Soddisfazione di Pier Silvio Berlusconi ad Mediaset: “Nel prossimo futuro grazie alla dimensione del nostro progetto Mfe punteremo a rafforzare accordi come questo che sono un’ottima notizia per tutta l’industria del cinema e della produzione italiana”.

Svolta per Netflix: aprirà un ufficio in Italia

Ma le mosse di Netflix non si limitano alla strategia produttiva. In risposta all’inchiesta aperta dalla Procura di Milano per mancata dichiarazione dei redditi, annuncia l’apertura di una sede in Italia: “Un ufficio che avrà una permanenza stabile: saremo dei normali contribuenti come qualsiasi altra impresa”.

Netflix e Mediaset investiranno in accordo su una serie di film in lingua italiana, realizzati in Italia e prodotti da produttori indipendenti italiani. Debutteranno in anteprima mondiale su Netflix come “film originali” a partire dal 2020 per approdare, 12 mesi dopo, sulle tv free  di Mediaset. “Non abbiamo l’ansia di far uscire questi film subito – dice ancora Hastings -. Vogliamo che invece siano fatti bene”.

Si tratta di soggetti inediti che scommettono forte sul made in Italy tradizionale: come “Sotto il sole di Riccione” sceneggiato da Enrico Vanzina.

“Vogliamo finanziare nuovi film che possono andare su Netflix e Mediaset –spiega Hastings -. Abbiamo avuto un grande successo con ‘Sulla mia pelle’, abbiamo capito come concentrarci sui film italiani”.

In Italia sono oltre 2 milioni gli abbonati alla piattaforma di streaming, ha detto il Ceo. Nessuna preoccupazione sul debito su cui avevano lanciato l’allarme alcuni analisti nei giorni scorsi: “Stiamo crescendo”.

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