Per ora è Universal Music Group. Ma a ruota potrebbero seguire Warner Music e Sony. La maxi-etichetta stringe con Facebook un accordo che rappresenta una svolta storica per il mondo musicale e lancia il guanto di sfida a Youtube. L’obiettivo del social è trasformarsi nel maggiore sito per i video supportati dalla pubblicità sul web. Si tratta di un accordo di licenza globale pluriennale – i termini non sono stati resi noti – con l’etichetta controllata dalla francese Vivendi. Grazie all’intesa gli utenti Facebook potranno caricare video con musica embedded (come su Youtube) o fare sharing di video dalle pagine di artisti Universal, che da ora potranno utilizzare il servizio di Facebook (e non di Youtube) “embeddato” nella pagina Facebook.
Un colpo importante per Google (controlla Youtube) che proprio pochi giorni fa ha stretto un’intesa con la stessa Universal e con Sony Music Entertainment. Nemmeno Spotify o Apple Music possono star tranquilli. Per ora Facebook non lancia un servizio di musica in streaming ma questo accordo potrebbe fare apripista per novità sul fronte premium. L’accordo infatti viene inteso “come base per una roadmap di partenariato strategico che fornirà online nuove esperienze basate sulla musica”.
In futuro, le aziende sperimenteranno insieme per introdurre nuovi prodotti basati sulla musica su queste piattaforme di Facebook, incluso Messenger, con l’obiettivo di sviluppare la prossima generazione di prodotti musicali per coinvolgere i consumatori sociali.
Il social conferma la sua strategia di valorizzazione dei video online, con l’obiettivo di spingere gli utenti a guardare e condividere sempre più filmati e di attrarre investitori pubblicitari. Qualche giorno fa ha annunciato che dal prossimo anno gli spot verranno introdotti a inizio clip e saranno di sei secondi. Una novità che riguarderà, secondo quanto anticipato dal Wall Street Journal, i video presenti nella piattaforma dedicata che si chiama Watch.
L’accordo chiude anni di controversie per Facebook costretta fin qui a chiedere agli utenti di eliminare i post utilizzando contenuti in violazione. Le trattative tra Facebook e i detentori dei diritti musicali sono andate avanti per mesi nel tentativo di risolvere la situazione.