Il credito di imposta inserito nel decreto Sviluppo bis per promuovere l’offerta online è un “passo avanti significativo nella promozione e nella tutela di libri, giornali, musica, film e anche giochi, tutti i prodotti editoriali e le opere della creatività”. Paolo Peluffo, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega a Editoria e Diritto d’autore, commenta così l’articolo 11-bis del decreto convertito ieri alla Camera.
“Questa misura va nella direzione sia di incentivare l’acquisto attraverso le piattaforme di commercio elettronico italiane sia di promuovere le opere in lingua italiana, generalmente penalizzate sulle piattaforme internazionali”. La legge riconosce un credito d’imposta del 25% dei costi sostenuti alle imprese che sviluppano nel territorio italiano piattaforme telematiche per la distribuzione, la vendita e il noleggio dell’ingegno digitali. L’agevolazione si applica per i prossimi tre anni, a partire dal 2013, nel limite di spesa di 5 milioni di euro annui e fino a esaurimento delle risorse disponibili. “E’ significativo che il provvedimento sia stato inserito nel Decreto Sviluppo – aggiunge Peluffo – perché sostiene con forza l’idea che i libri e le opere dell’ingegno più in generale, nella società e nell’economia della conoscenza, rappresentino uno strumento fondamentale per la crescita. Una misura volta a sostenere gli editori e le imprese che producono contenuti digitali, che, attraverso il credito d’imposta potranno incentivarne la produzione e la diffusione, incrementando l’offerta di opere in lingua italiana”.