E’ arrivata sul filo di lana una nuova offerta non vincolante da circa 300 milioni di euro per Persidera, dal fondo Usa I Squared Capital, società americana con base a New York specializzata in investimenti nelle infrastrutture in Nord America, Europa e Asia.
Intanto sulla cessione di Persidera non si interrompono le trattative con la joint venture Rai Way ed F2i, che ha finora presentato l’unica offerta vincolante per rilevare l’asset, e che sarebbe disposta a ritoccare al rialzo la propria proposta da circa 250 milioni di euro, anche se non arriverebbe alla valutazione di 353 milioni attesa dal socio di minoranza, Gedi (gruppo Espresso), che ne ha in carico il 30% per 105,9 milioni. Secondo i dati Mediobanca l’enterprise value di Persidera è di 375 milioni.
Dal canto suo Tim dovrà “liberarsi” di Persidera, di cui detiene il 70%, per adeguarsi alle condizioni imposte dall’Antitrust Ue per il via libera al controllo di Vivendi sull’operatore di telecomunicazioni. Rai Way ha presentato l’offerta insieme a F2i per evitare problemi antitrust, nella prospettiva – se l’offerta andasse a buon fine – di gestire l’hardware affidando i mux al fondo.
Nel portafoglio di Persidera ci sono cinque mux digitali terrestri, i multiplex televisivi che ospitano più di 60 canali. I risultati finanziari del 2016 parlano di 80,8 milioni di ricavi, un ebitda di 46,2 milioni e un debito finanziario netto di 48,8 milioni.
Il ritocco al rialzo dell’offerta RaiWay–F2i, in ogni caso, secondo le indiscrezioni circolate nella serata di ieri, non sarà “sostanziale”: si tratterà di un piccolo rilancio che non arriverà comunque a fare realizzare una plusvalenza a Gedi, e che quindi potrebbe rimanere al di sotto della nuova offerta non vincolante del fondo Usa.
L’Antitrust europeo ha importo a Vivendi di non superare il 50% nel mercato mux, e dovrà chiarire entro la fine del mese a Bruxelles cosa intende fare per rispettare questo vincolo. Due le strade aperte: la cessione o il conferimento a un trust.